Tra poche ore il cerimoniale che segue l'elezione di un nuovo papa andrà esaurendosi e la Chiesa universale aspetta di capire quale saranno le scelte del pontefice davanti ai dossier che ha ereditato da Francesco. I cattolici dovranno capire, e potrebbero bastare le prime decisioni del pontefice per aiutarli, se Leone XIV proseguirà lungo il cammino tracciato da papa Bergoglio (un cammino intriso di tematiche sociali, a cominciare dal rapporto con chi soffre) o deciderà delle correzioni di rotta, non raccogliendo per intero l'eredità del pontefice argentino e quindi avrà un approccio più conservatore.
Leone XIV: i dossier che il papa ha ereditato da Francesco
Leone XIV si trova davanti innanzitutto il declino della Chiesa cattolica dalle sue roccaforti - l'Europa -, dove cresce la secolarizzazione, a fronte di una crescita in altre aree, come Africa, Asia e America Latina. Ma a bussare alla porta delle stanze del papa c'è innanzitutto l'esigenza di affrontare lo scandalo degli abusi sessuali che dura da decenni e che proprio negli Stati Uniti ha assunto dimensioni enormi, soprattutto per il clamore delle cause civili che alcune delle arcidiocesi più importanti hanno affrontato, un vero e proprio bagno di sangue per le loro finanze.
Anche se la Chiesa ha reagito, lo scandalo, che in alcuni casi ha mostrato i contorni di un cancro impossibile da estirpare, resta enorme.
Su questo fronte è interessante ricordare quel che Survivors Network of Those Abused by Priest, un ente che opera proprio a Chicago, città natale di papa Prevost, prima della sua elezione, ha chiesto: ''Il prossimo papa deve istituire una legge di tolleranza zero per gli abusi sessuali che elimini immediatamente dal ministero il clero e i leader che hanno insabbiato gli abusi. Deve usare la sua autorità per attuare cambiamenti istituzionali fondamentali per porre fine alla pratica sistematica degli abusi sessuali e al loro occultamento".
Un altro aspetto sul quale le scelte e le posizioni di Francesco potrebbero non essere le stesse di Leone XIV è quello del rapporto con l'omosessualità, sul quale papa Bergoglio aveva assunto un atteggiamento di tolleranza, almeno rispetto alle unioni dello stesso sesso, con quel ''Chi sono io per giudicare?" che lo ha fatto apprezzare, e non solo dalla comunità LGTB, ma anche creandogli l'opposizione dei tradizionalisti conservatori, compresi quelli dell'estrema destra americana, che vorrebbero vedere il successore di Francesco tornare a quelli che ritengono essere gli insegnamenti fondamentali della Chiesa.
Sul fronte politico, Leone XIV, da leader di 1,4 miliardi di cattolici, diventerà una voce autorevole in un mondo sconvolto. Francesco si è sempre schierato contro la guerra nella Striscia di Gaza, ad esempio, e ha criticato la posizione del presidente Donald Trump sull'immigrazione.
Il prossimo papa potrà scegliere di continuare con queste invettive. Ma anche un papa meno schietto si farebbe notare per la sua assenza sulla scena mondiale.
Un elemento chiave del modo in cui il nuovo pontefice affronterà queste acque agitate sarà il suo approccio alla rapida evoluzione demografica della Chiesa.
Secondo i dati più recenti pubblicati dal Vaticano alla fine dello scorso anno, la popolazione cattolica in Europa è diminuita di quasi mezzo milione di unità nel 2022. Nel frattempo, la popolazione cattolica è cresciuta di 7,3 milioni in Africa, di 5,9 milioni in Nord e Sud America e di circa 900.000 in Asia.
I dati mostrano che il numero di sacerdoti segue il trend del declino in Europa e dell'aumento altrove.
Uno dei grandi problemi del nuovo papa sarà quindi come rispondere alle esigenze di una Chiesa i cui fedeli sono sempre più concentrati nel Sud del mondo.