L’edizione di marzo 2025 dell’Osservatorio Anima, redatta in collaborazione con Eumetra e Dogma Research, restituisce un’immagine di moderata stabilità nel sentiment degli italiani rispetto alla situazione del Paese, in un contesto dove prevale una cauta vigilanza sulla condizione personale.
Italiani più fiduciosi e pronti a investire, cresce il risparmio e volano i Piani di accumulo
Il Gruppo Anima, leader nel risparmio gestito con oltre 200 miliardi di euro in gestione e più di un milione di clienti, rileva un miglioramento contenuto nelle percezioni macroeconomiche: il 22% dei bancarizzati e il 26% degli investitori ritiene che la situazione italiana sia migliorata rispetto a un anno fa, dati in leggera variazione rispetto all’autunno 2024.
Anche le attese per il futuro mostrano segnali di tenuta, con il 22% dei bancarizzati e il 25% degli investitori che prevede un miglioramento nei prossimi dodici mesi. In controtendenza, peggiora l’aspettativa sulla situazione personale: oggi il 30% dei bancarizzati e il 27% degli investitori teme un peggioramento entro un anno, rispetto al 28% e 22% della rilevazione precedente. Tuttavia, la fiducia nella propria solidità finanziaria si rafforza: il 43% dei bancarizzati e il 58% degli investitori giudica la propria situazione “abbastanza” o “molto” solida. L’inflazione resta un elemento di preoccupazione per il 47% dei bancarizzati e il 38% degli investitori, ma la percezione di allarme cala di cinque punti percentuali rispetto all’autunno.
La sensibilità rispetto all’andamento dei prezzi cresce progressivamente fino ai 64 anni, per poi attenuarsi tra gli over 65. Il numero medio di progetti rimane stabile, con 2,7 progetti per persona, ma cresce leggermente la quota di italiani coinvolti, passata da 32 a 33 milioni.
Le strategie per realizzarli si confermano invariate: contenimento delle spese superflue (56%), risparmio o investimento del denaro accumulato (52%), gestione efficiente dei risparmi in funzione degli obiettivi (30%). La capacità di risparmio risulta in crescita: il 57% dei bancarizzati e il 74% degli investitori riesce a mettere da parte una parte del proprio reddito, rispetto al 51% e 68% rilevati a settembre. Si rafforza anche l’inclinazione a investire, ai massimi dall’inizio dell’Osservatorio: il 30% dei bancarizzati considera questo un momento favorevole per investire nei mercati finanziari, in crescita di 7 punti.
L’interesse per i prodotti finanziari si intensifica, coinvolgendo il 61% dei bancarizzati e l’81% degli investitori, con un incremento rispettivamente del 6% e 7%. Segue, seppur in lieve calo, l’interesse per gli immobili, preferiti dal 30% dei bancarizzati e dal 27% degli investitori. La soddisfazione per i prodotti in portafoglio sale: il 48% dei bancarizzati e il 61% degli investitori si dichiara “molto” o “abbastanza” soddisfatto. Cresce la diffusione dei Piani di Accumulo di Capitale, oggi scelti dal 22% dei bancarizzati e dal 40% degli investitori, segnando un netto aumento rispetto al marzo 2022. La sensibilità verso la sostenibilità ambientale e sociale rimane elevata, pur con una lieve flessione: è ritenuta “molto” o “abbastanza” importante dal 79% dei bancarizzati e dall’83% degli investitori.
Tuttavia, emerge un’inversione nella gerarchia delle priorità: mentre il 48% dei bancarizzati e il 45% degli investitori continua a dare la precedenza alla sostenibilità, cresce il numero di coloro che privilegiano il rendimento, oggi al 52% tra i bancarizzati e al 55% tra gli investitori, in aumento rispettivamente del 9% e 5% rispetto all’autunno. L’indagine è stata condotta online tra il 28 gennaio e il 4 febbraio 2025 su un campione di 1.007 adulti bancarizzati con accesso a internet, rappresentativo di circa 35 milioni di italiani. La metodologia CAWI adottata consente un’analisi dettagliata e continuativa delle tendenze legate a risparmio, investimenti, priorità personali e attese socio-economiche.