Intesa Sanpaolo rafforza il presidio nel Middle East, IMI CIB protagonista di operazioni per oltre 60 miliardi

Redazione

Intesa Sanpaolo rafforza la propria strategia internazionale e consolida il ruolo di partner finanziario di riferimento nel Medio Oriente. Attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, il gruppo bancario guidato da Mauro Micillo (in foto) si conferma come unico istituto italiano con una presenza diretta nella regione del Golfo e come attore chiave nel sostegno ai grandi progetti energetici, infrastrutturali e di transizione sostenibile dell’area.

Intesa Sanpaolo rafforza il presidio nel Middle East, IMI CIB protagonista di operazioni per oltre 60 miliardi

Dal 2023 a oggi, la Divisione IMI CIB ha partecipato, insieme ad altre banche internazionali, a operazioni di finanziamento ed emissioni obbligazionarie per un valore complessivo superiore a 60 miliardi di euro. In particolare, Intesa Sanpaolo ha svolto il ruolo di Mandated Lead Arranger in finanziamenti per oltre 30 miliardi e quello di Bookrunner in emissioni obbligazionarie per altri 30 miliardi, affiancando attività di advisory e copertura dei tassi. Numeri che certificano il posizionamento della banca come snodo finanziario tra Europa e Medio Oriente.

Un tassello centrale di questa strategia è rappresentato dalla partnership con gli Emirati Arabi Uniti, in linea con il programma “Vision 2031”. Tra le iniziative più rilevanti spicca il coinvolgimento di Intesa Sanpaolo come partner strategico del Ministero dell’Economia e del Turismo degli Emirati nello sviluppo del Green Innovation District presso Expo City Dubai, un progetto pensato per attrarre imprese globali e accelerare la diversificazione economica e industriale sostenibile della regione. A questo si aggiunge il Memorandum of Understanding firmato con Masdar, player globale nelle energie rinnovabili, per rafforzare la collaborazione nelle operazioni di M&A, oltre al ruolo svolto dal 2020 nel supporto alla transizione verso l’economia circolare degli Emirati.

L’attività operativa degli ultimi anni testimonia la crescente centralità della banca nelle grandi operazioni del Golfo. Tra le più recenti figurano il Green Sukuk da circa 2,4 miliardi di euro per Saudi Electricity Company, il collocamento dual tranche per Abu Dhabi Development Holding Company (ADQ), emissioni green e ibride per Masdar e Aldar Properties, oltre al finanziamento in Qatar a favore di Estithmar Holding nell’ambito della SACE Push Strategy. Sul fronte europeo, IMI CIB ha inoltre supportato Masdar in importanti acquisizioni nel settore delle rinnovabili in Spagna, rafforzando il ponte finanziario euro-mediterraneo.

Alla base di questo presidio c’è una presenza storica negli Emirati Arabi Uniti, dove Intesa Sanpaolo opera dal 1977 con due branch ad Abu Dhabi e Dubai. Una struttura che consente alla Divisione IMI CIB di agire in modo integrato tra mercato locale e globale. All’interno dell’International Network, la regione UK & MEA, che include anche Doha, Istanbul e Londra, gestisce relazioni con oltre 600 gruppi corporate e istituzionali e si avvale di più di 300 professionisti dedicati.

Secondo Micillo, il Middle East rappresenta un pilastro strategico per la crescita internazionale del gruppo, una regione in cui mobilitare capitali e competenze per accompagnare la trasformazione energetica e industriale, costruendo partnership di lungo periodo con istituzioni, fondi sovrani e grandi corporate. Una strategia che rafforza il ruolo di Intesa Sanpaolo come banca di sistema, capace di coniugare finanza, sostenibilità e sviluppo su scala globale.

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