Nel terzo trimestre del 2024 il mercato immobiliare italiano si conferma in sostanziale equilibrio, con segnali di ripresa più marcati sul fronte dei mutui rispetto alle compravendite. Secondo i dati notarili diffusi dall’Istat, da luglio a settembre sono state registrate 209.630 convenzioni di compravendita per immobili, in lieve aumento congiunturale (+1,5%) rispetto al trimestre precedente, ma quasi stabili su base annua (-0,2%).
Immobiliare in ripresa nei mutui, stabile nelle compravendite: il bilancio del terzo trimestre 2024
Il comparto abitativo, che rappresenta il 94% delle transazioni complessive (196.969 atti), mostra una leggera crescita rispetto al III trimestre 2023 (+0,1%), confermando la tendenza di stabilizzazione dopo la forte contrazione registrata l’anno precedente. A livello territoriale, si evidenziano aumenti nelle Isole (+2,4%) e nel Nord-ovest (+1,5%), mentre il Centro arretra sensibilmente (-3,2%). Nel confronto tra aree urbane, le compravendite calano nei grandi centri (-0,7%) ma crescono nei piccoli comuni (+0,8%).
Diverso il quadro per gli immobili a uso economico (5,7% del totale), che continuano a perdere terreno: -6,0% su base annua, con cali più consistenti nel Centro (-12,4%) e nel Nord-est (-8,8%). Solo Isole (+0,8%) e Sud (+0,3%) mostrano segnali di debole ma positiva tenuta.
L’aspetto più dinamico del mercato si registra sul fronte dei mutui e finanziamenti con ipoteca immobiliare, che raggiungono quota 79.599 nel trimestre, segnando un incremento del +6,1% su base trimestrale e del +9,8% rispetto allo stesso periodo del 2023. È un segnale rilevante, che potrebbe preludere a una futura ripresa più ampia del mercato delle compravendite.
Tutte le macroaree italiane registrano variazioni positive: in testa il Nord-est (+12,6% su base annua), seguito da Nord-ovest (+12,1%), Isole (+10,1%) e Sud (+6,1%). Anche il Centro cresce, sebbene in misura più contenuta (+4,8%). L’aumento è omogeneo tra grandi e piccoli centri urbani.
Il commento dell’Istat evidenzia come il mercato, pur mostrando andamenti differenziati tra i segmenti abitativo ed economico, confermi nel complesso una fase di stabilizzazione rispetto alle contrazioni registrate nei cicli precedenti, in particolare nel 2023 (-4,9% rispetto al 2022). La crescita dei mutui, che anticipa spesso l’attività di compravendita, lascia intravedere una possibile fase espansiva nei prossimi mesi, soprattutto nelle aree dove le condizioni economiche locali risultano più favorevoli.