Non bastava lo show organizzato in occasione della consegna, alla Croce Rossa, di quattro bare contenti, ufficialmente, i resti di altrettanti ostaggi in mano ad Hamas dal 7 ottobre di due anni fa. ''Ufficialmente'' perché, secondo gli anatomopatologi israeliani, il cadavere restituito come quello di Shiri Bibas non è della donna rapita con i due figlioletti, di pochi anni, anch'essi morti.
Hamas spaccia un cadavere anonimo per quello di Shiri Bibas, sale ancora la tensione con Israele
L'IDF, le forze armate israeliane, una volta avuta conferma che il corpo ''spacciato'' per quello di Shiri Bibas appartiene ad un'altra donna, hanno accusato Hamas di una "violazione della massima gravità" del precario accordo di cessate il fuoco.
Dopo avere confermato oggi che due dei quattro corpi consegnati erano i bimbi di Shiri, Kfir e Ariel, insieme a un altro prigioniero, l'ultraottantenne Oded Lifshitz, attivista per la coesistenza pacifica, dei due popoli, l'IDF ha dichiarato che quello che doveva essere della madre israeliana "è un corpo anonimo e non identificato".
"Chiediamo che Hamas riporti a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi", hanno aggiunto i militari. La rivelazione è l'ultimo tragico colpo di scena per la famiglia Bibas, tra le vittime più note degli attacchi terroristici del 7 ottobre; la conferma della loro morte ha scatenato un'ondata di dolore in Israele.
Oggi il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha descritto quanto fatto da Hamas "una mossa cinica e inimmaginabile. Opereremo con determinazione per riportare a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e garantire che Hamas paghi il prezzo intero per questa crudele e feroce violazione".
A soli nove mesi, Kfir Bibas era l'ostaggio più giovane rapito a Gaza e il più giovane ad essere stato ucciso. Suo fratello, Ariel, aveva quattro anni. Durante la macabra consegna di giovedì, Hamas ha restituito quattro bare nere con le foto di Shiri, Ariel, Kfir e Lifshitz, affiancate da militanti mascherati in una cerimonia altamente orchestrata e piena di propaganda.
Hamas aveva affermato in passato che Shiri e i due figli erano stati uccisi in un attacco aereo israeliano, senza però mai fornire alcuna prova.
Ma nella sua ultima dichiarazione l'esercito israeliano ha affermato che, secondo prove forensi e di intelligence, Ariel e Kfir sono stati assassinati durante la prigionia nel novembre 2023. L'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon, ha invitato l'ONU a condannare "la barbarie di Hamas" e a "richiedere immediatamente il ritorno di Shiri alla sua famiglia".
"Non ci sono parole che possano descrivere una tale atrocità. Hamas non solo ha assassinato a sangue freddo Ariel e Kfir Bibas, un bambino di quattro anni e un neonato di 10 mesi, ma continua a violare ogni valore morale fondamentale anche dopo la loro morte", ha detto Danon.
"Invece di restituire Shiri, la madre di Kfir e Ariel, Hamas ha restituito un corpo non identificato, come se fosse una spedizione senza valore. Questa è una nuova bassezza, un male e una crudeltà senza pari", ha detto ancora Danon.
La mancata restituzione dei resti di Shiri ha anche spinto un alto funzionario statunitense ad avvertire Hamas che deve restituire il suo corpo e tutti gli altri ostaggi detenuti a Gaza o "affrontare l'annientamento totale".
In una intervista alla CNN, ieri Adam Boehler, inviato degli Stati Uniti per la questione degli ostaggi, ha affermato che Israele gli aveva comunicato che i bambini erano stati assassinati un mese dopo il loro rapimento.
"Non so cosa abbiano pensato quando hanno messo il corpo di qualcun altro in una bara e hanno detto che era la madre di due bambini ad essere stata brutalmente assassinata".
"Se fossi in loro - ha aggiunto Bohler - libererei tutti o andrebbero incontro all'annientamento totale".
Anche il padre dei bambini, Yarden Bibas, è stato rapito dal Kibbutz Nir Oz nel sud di Israele il 7 ottobre 2023. È stato rilasciato da Hamas all'inizio di questo mese dopo 484 giorni di prigionia, uno dei 19 ostaggi israeliani liberati vivi in base all'accordo di cessate il fuoco del gennaio 2025. Il forum delle famiglie degli ostaggi israeliani riceve la notizia "straziante" della morte di Bibas
L'annuncio che uno dei corpi non è quello di Shiri ha scatenato nuovo dolore e rabbia in Israele.
Oggi, in una dichiarazione, l'Hostages and Missing Families Forum ha dichiarato: "Siamo inorriditi e devastati" dal fatto che Shiri non sia stata restituita "nonostante l'accordo e le nostre disperate speranze".