L'Egitto ha ricevuto una proposta israeliana per un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza, che aprirebbe la strada ai negoziati per una cessazione definitiva delle ostilità. Lo ha riferito ieri Al-Qahera News, un organo di stampa legato allo Stato egiziano.
Hamas valuta la proposta israeliana per un cessate il fuoco, ma non ci sono segnati di ottimismo
Secondo quanto riportato da alcuni media, che non hanno dato informazioni sul contenuto della proposta, l'Egitto, uno dei Paesi mediatori nel conflitto tra Israele e il movimento islamista palestinese, "ha trasmesso la proposta israeliana ad Hamas e si aspetta una risposta il prima possibile''.
La conferma che Hamas sta valutando i contenuti della proposta è giunta da un esponente del movimento islamista, secondo il quale sarà data una risposta dopo le "necessarie consultazioni". Un responsabile di Hamas, da parte sua, ha dichiarato che un punto del progetto di cessate il fuoco temporaneo viola una linea rossa del movimento. Il funzionario ha affermato che Israele chiede il disarmo di Hamas e di tutte le fazioni armate palestinesi a Gaza per porre "fine definitiva" alla guerra a Gaza, "una linea rossa (...) che non è negoziabile ".
Nella sua proposta, Israele chiede anche "il rilascio della metà degli ostaggi" nella prima settimana dell'accordo, in cambio di una tregua di "almeno 45 giorni" e dell'ingresso di aiuti nel territorio palestinese.
Intanto si aggrava la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza che, secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, Ochoa, è "probabilmente la peggiore" dall'inizio della guerra.
La struttura dell' Onu ha anche sottolineato che gli ultimi attraversamenti autorizzati per i rifornimenti risalgono a un mese e mezzo fa, "l'interruzione più lunga fino ad oggi".
"A causa della chiusura dei valichi di frontiera, rafforzata dalle restrizioni all'interno di Gaza, la carenza di rifornimenti ha costretto le autorità a razionare e ridurre le consegne ", ha denunciato l'OCHA.