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Germania: più critiche che giudizi positivi per la proposta di Scholz di tagliare l'Iva sugli alimentari

Redazione
 
Nella evidente ricerca di consenso, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha proposta di tagliare l'Iva sui generi alimentari dal 7 al 5%, come contrasto all'aumento del costo della vita che mette sempre più tedeschi in difficoltà finanziarie.

Germania: più critiche che giudizi positivi per la proposta di Scholz di tagliare l'Iva sugli alimentari

Come confermano alcuni esperti, che prevedono che il numero delle economie domestiche sovraindebitate aumenterà. La proposta di Scholz peraltro arriva dopo un anno che una di eguali contenuti era stata respinta dall'SPD, il partito del cancelliere.
L'alleanza Cdu-CSU all'opposizione ha bocciato la proposta del cancelliere.

"Ora evidentemente non ha senso presentarsi dietro l'angolo con regali elettorali a pochi giorni dalle elezioni"
, ha dichiarato oggi il capo del gruppo parlamentare CDU-CSU Thorsten Frei, per il quale ''devono essere integrati in un concetto generale di politica economica e finanziaria. Qui il Cancelliere opera su un terreno fragile''.

''Non ha un budget per il prossimo anno
- ha aggiunto Frei -. Sorge quindi la domanda: dove vuole effettivamente finanziarlo? Questa è la continuazione della politica finanziaria e di bilancio rosso-verde, cioè fare tutto a credito e a spese delle generazioni future''.
Sulla proposta la posizione del presidente dell’Istituto tedesco per la ricerca economica, Marcel Fratzscher, è positiva: ''Il grande vantaggio di una tale riduzione, oltre al bilancio sociale, è che funziona e aiuta in modo molto rapido e non burocratico. Uno strumento del genere potrebbe essere molto efficace e utile''.

"Inoltre - per Fratzscher - questa riduzione moderata costa relativamente poco denaro allo Stato, quindi dovrebbe essere fattibile per il governo federale se l'opposizione è d'accordo".
Di parere diverso il presidente dell'Istituto Ifo di Monaco, Clemens Fuest, che respinge la proposta di Scholz.
"La ridistribuzione attraverso la riduzione dell'IVA è fiscalmente costosa e non mirata - ha dichiarato Fuest al quotidiano Handelsblatt -. Non solo le famiglie a basso reddito, ma tutte le famiglie beneficerebbero di una riduzione dell’IVA. Non è inoltre chiaro se e in quale misura la riduzione fiscale verrà effettivamente trasferita ai consumatori. Soprattutto quando si sostiene che non si hanno risorse sufficienti per gli investimenti pubblici, ci si dovrebbe astenere dall’utilizzare strumenti di ridistribuzione fiscalmente costosi e imprecisi''.

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