Esteri

La Germania ama la pasta, l'86% delle importazioni arriva dall'Italia

Redazione
 
Le importazioni di pasta in Germania hanno raggiunto un nuovo massimo lo scorso anno, la maggior parte della quale proviene dall’Italia. Nel 2023 la Germania ha importato dall’estero circa 440.300 tonnellate di pasta per un valore di ben 641,9 milioni di euro. Secondo quanto riportato dall'Ufficio federale di statistica , in occasione della Giornata mondiale della pasta che si celebra oggi, circa 379.400 tonnellate, pari all'86,2% della pasta importata, provenivano dall'Italia. Seguono molto indietro l'Austria con 19.900 tonnellate pari al 4,5% di tutte le importazioni di pasta e la Grecia con 7.900 tonnellate pari all'1,8%.

La Germania ama la pasta, l'86% delle importazioni arriva dall'Italia

Nel 2023 è stato importato complessivamente il 21,0% in più di pasta rispetto a dieci anni prima (2013: 364.000 tonnellate), mentre rispetto all'anno precedente - il 2022 - è stato il 5,3% in più (418.300 tonnellate). Le importazioni sono sempre state significativamente superiori alle esportazioni. Nel 2023 la Germania ha esportato 95.900 tonnellate di pasta per un valore di 162,0 milioni di euro. Nel giro di dieci anni la quantità esportata è più che raddoppiata (+122,5% rispetto all’anno precedente, nel 2022 è stata esportata il 46,3% di pasta in più); I principali acquirenti di pasta dalla Germania sono stati la Francia con il 27,0%, il Regno Unito con il 14,8% e la Polonia con l’8,8% dell’export nel 2023.

In Germania viene importata molta più pasta di quanta ne venga prodotta qui. Lo scorso anno sono state prodotte 291.500 tonnellate di pasta e paste affini. Si tratta del 6,5% in più rispetto a dieci anni prima (2013: 273.800 tonnellate). L’aumento della produzione nazionale è dovuto soprattutto alla tendenza verso i prodotti vegani: nel 2023, per la prima volta, in questo Paese è stata prodotta più pasta senza uova (147.600 tonnellate) che pasta con uova (143.900 tonnellate). Mentre la produzione di pasta senza uova è più che raddoppiata nel giro di dieci anni (+105,6%), la produzione di pasta all'uovo è diminuita di un buon quarto (-28,8%).
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