Pensate cosa accadrebbe se in Italia la ministra Elvira Calderone dicesse che il governo sta valutando di aumentare il tempo dedicato all'attività dei lavoratori attivi di sette ore all'anno, senza che questo comporti un aumento dello stipendio.
Apriti cielo, anche se, spalmando su un anno le sette ore, il lavoro aggiuntivo non pagato equivarrebbe a dieci minuti in più a settimana. La proposta non è stata fatta nel Paese di Stakhanov, ma nella vicina Francia dall'omologa della ministra Calderone, Chatherine Vautrin, nel corso dell'intervista rilasciata ieri al Journal du Dimanche. Una proposta che era venuta fuori nell'autunno scorso, ma che pareva essere stata accantonata, viste le reazioni contrarie che aveva creato.
Francia: il governo pensa di fare lavorare, gratis, tutti per sette ore in più all'anno
Il perché di questa idea l'ha spiegato un'altra ministra, Amèlie de Montchalin, responsabile dei conti pubblici, secondo cui è una cosa di sui si sta discutendo. Chatherine Vautrin, ministro del Lavoro, della Salute, della Solidarietà e della Famiglia, da parte sua, ha spiegato che la misura ''potrà, nel 2025, generare due miliardi di euro di entrate destinate alla spesa sociale''.
Questa disposizione è stata introdotta il 20 novembre 2024 dai senatori dei gruppi Les Républicains e Unione Centrista, la maggioranza al Palazzo del Lussemburgo, a seguito di un emendamento al disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale (PLFSS). Ispirandosi alla ''giornata della solidarietà'' istituita nel 2004, il suo scopo era quello di aumentare i prelievi a favore del ramo dell'autonomia.
Il provvedimento in questione è stato però cancellato dal testo, una settimana dopo, durante la discussione in commissione paritetica. Da parte sua, Michel Barnier, allora primo ministro, aveva espresso delle riserve su questo meccanismo, "complesso" , secondo lui, da attuare e che richiedeva, ai suoi occhi, la consultazione preventiva delle parti sociali.
Oggi il tono è un po' cambiato all'interno della squadra di François Bayrou. Quelli intorno alla signora Vautrin dicono che ''il governo non ha alcuna opposizione in linea di principio'' e che “lascerà decidere ai parlamentari''.
Il PLFSS dovrà essere esaminato all'inizio di febbraio all’Assemblea nazionale nella versione adottata al Senato nell’autunno del 2024 – con la misura sulle sette ore di lavoro straordinario non retribuito.