Esteri

Francia: il ciclone Chido devasta Mayotte, nell'oceano Indiano

Redazione
 
Sono già diverse centinaia i morti accertati a Mayotte (territorio d'oltremare, che si trova nell'oceano indiano e che è il dipartimento più povero della Francia) investito dal ciclone Chido. Per portare soccorso alle popolazioni colpite, è in corso da ieri un ponte aereo. Il bilancio dei morti sembra però destinato ad aumentare, secondo le notizie che aggiornano la situazione nell'arcipelago.
"Penso che saranno sicuramente diverse centinaia, forse ci avvicineremo a mille, o anche a qualche migliaio" di morti data la "violenza" del ciclone, ha dichiarato il prefetto di Mayotte, François-Xavier Bieuville, all'emittente pubblica Mayotte la 1re .

Francia: il ciclone Chido devasta Mayotte, nell'oceano Indiano

Ma, per Bieuville, sarà ''molto difficile avere un bilancio definitivo'' dato che la tradizione musulmana, molto radicata nel piccolo arcipelago dell'Oceano Indiano, vuole che il defunto venga sepolto ''entro ventiquattr'ore''.
La popolazione illegale di Mayotte supera, secondo il Ministero degli Interni, le 100.000 persone - su circa 320.000 abitanti ufficialmente registrati -, il che rende improbabile un conteggio esaustivo dei morti.
Sulla stessa linea è Bruno Retailleau, ministro degli Interni del dimissionario governo Barnier. Secondo Retailleau, ''ci vorranno giorni e giorni'' per avere un quadro realistico della situazione.

La Croce Rossa francese , che ha già inviato personale a Mayotte dall'isola de La Riunion e dalla Francia, ha lanciato oggi un un appello su Facebook per raccogliere donazioni.
"I bisogni sono immensi e i volontari della Croce Rossa a Mayotte hanno bisogno del vostro aiuto", si legge nel comunicato stampa.

Il Secours populaire ha lanciato anche un appello per raccogliere donazioni a favore di Mayotte, dove più di tre quarti dei circa 320.000 abitanti vivono al di sotto della soglia di povertà nazionale.
Da parte sua, anche la Protezione Civile , i cui volontari ''stanno lavorando duramente per fornire sostegno alle popolazioni colpite: aiuti di emergenza, distribuzione di materiali essenziali, sgombero delle case e sostegno alle famiglie colpite'', ha lanciato un appello per le donazioni.

Anche la Fondation de France ha lanciato un appello alla solidarietà nazionale per dare urgentemente rifugio alle vittime o fornire sostegno psicologico.
''In complementarità con l’azione dei poteri pubblici, favorirà i progetti di associazioni che aiuteranno le famiglie a ricostruire la propria vita – trovare un tetto e attrezzature di base, riprendere un’attività, ecc. – e che permetteranno alla comunità di ricostruire un vita sociale, associativa ed educativa'', precisa il comunicato.

Sébastien Lecornu, ministro dimissionario delle Forze Armate, ha confermato ieri sera, su X, che ''Il ponte aereo tra Mayotte e l'isola della Riunione è pronto'', annunciando l'impiego di una serie di voli per trasportare personale a Mayotte e che i militari parteciperanno al controllo del traffico aereo.
''Per gli alloggi di emergenza, sono sul posto tre strutture in grado di accogliere 150 persone, più un'altra attualmente in fase di trasporto", ha affermato Sébastien Lecornu, aggiungendo che ''razioni militari e generatori sono messi a disposizione''.
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