Esteri

Francia: la borsa arranca dietro quelle europee. Cosa pensano gli investitori?

Redazione
 
Condizionata da una situazione politica ingarbugliata (forse oggi il presidente Emmanuel Macron indicherà il nuovo primo ministro) , la borsa di Parigi stenta a tenere il ritmo dei mercati europei, aprendo un dibattito tra gli investitori se scommettere su di essa, magari cogliendo opportunità di acquisto a breve termine.

Francia: la borsa arranca dietro quelle europee. Cosa pensano gli investitori?

Anche se, con la riapertura della cattedrale di Notre Dame, Macron ha voluto lanciare al mondo un messaggio rassicurante, anche grazie al fatto di avere riunito, per l'occasione, alcuni ''pesi massimi'' della scena politica internazionale, la crisi delle istituzioni, lacerate dalle divisioni partitiche e ideologiche, la crisi politica interna continua a covare e questa situazione di incertezza si riverbera sui mercati finanziari.
L’indice azionario CAC 40 ha registrato una performance significativamente peggiore rispetto alla maggior parte degli altri principali indici azionari, in calo di circa l’10 % dall’inizio dell’anno rispetto all'indice azionario europeo Stoxx 600.

Peraltro, è stato l’anno borsistico peggiore per la Francia dal 2010.
Con un duplice aspetto meritevole di attenzione: le grandi aziende internazionali sono state colpite dalla debolezza della Cina; quelle più piccole, maggiormente orientate al mercato interno, sono state condizionate dall’incertezza politica, senza che nell'Assemblea nazionale si sia formata una maggioranza.
causata dalla mancanza di della maggioranza governativa nell’Assemblea nazionale.

Gli esperti citano due ragioni per cui l'indice francese non è ancora attraente: in primo luogo, vedono ragioni fondamentali per lo sconto rispetto ad altri Paesi e, in secondo luogo, le valutazioni sono ancora piuttosto elevate rispetto agli standard storici.
Goldman Sachs prevede che il deficit di bilancio francese rimarrà a quasi il 6% della produzione economica a causa della crisi. Ciò significa che il rapporto deficit/PIL è più elevato rispetto a prima della crisi politica causata dalla caduta del governo con il voto di sfiducia in Parlamento all'inizio di dicembre. Anche in questo contesto ci sono due distinte valutazioni da fare. Da un lato l'aumento del debito potrebbe in qualche modo dare impulso all’economia; dall'altro le condizioni di finanziamento sono peggiori a causa dell’incertezza, che ha un effetto molto più ampio e negativo. La banca d'affari statunitense prevede quindi che l’economia francese cresca solo dello 0,7% nel 2025.

A pesare sull'indice principale francese c'è il fatto che una buona metà dello scarso sviluppo è dovuto alla composizione del settore. I beni di lusso, che risentono della debolezza del mercato cinese, e i titoli energetici costituiscono una quota importante.
Allo stesso tempo si scopre che le perdite di prezzo derivano principalmente da prospettive di profitto più scarse: la situazione degli utili delle aziende non è quindi buona; questo evidenzia le debolezze fondamentali.
Ieri il rendimento dei titoli di Stato francesi a dieci anni era del 2,92% e quello dei titoli tedeschi del 2,15%. Ciò significa che gli investitori hanno già preso in considerazione un premio di rischio elevato – la differenza tra i due rendimenti – per le obbligazioni francesi.
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
20/12/2024
Redazione
Il 7 ottobre 2023 è un giorno che ha segnato un nuovo inizio nella storia di Israele
20/12/2024
Redazione
Russia: la banca centrale va contro le previsioni e lascia invariato il tasso di riferimen...
20/12/2024
Redazione
Trump ricatta l'Europa: "O comprate da noi energia o sarà guerra di dazi"
20/12/2024
Redazione
Il debito pubblico francese è salito a 3.303 miliardi di euro.