FOTO: Flavio Cattaneo, CEO di Enel
Le attività estere di Enel sostengono la redditività del gruppo energetico italiano che per l'esercizio appena trascorso annuncia la distribuzione di un dividendo in crescita del 9% a 0,47 euro, di cui 0,215 euro per azione già corrisposti quale acconto a gennaio, conseguendo tutti gli obiettivi strategici previsti per il 2024.
Spagna e America sostengono i conti di Enel che distribuisce un dividendo in crescita del 9%
I ricavi del gruppo si sono attestati a 78.947 milioni di euro in calo del 17,4% rispetto all'esercizio precedente, a causa principalmente dei minori volumi di energia termoelettrica prodotta e della diminuzione delle quantità di energia elettrica e gas vendute nei mercati finali, in un regime di prezzi decrescenti, unitamente alle variazioni di perimetro nei due periodi a confronto. Tali effetti sono stati in parte compensati dall’andamento positivo dei ricavi nelle rinnovabili e nelle reti di distribuzione.
L'Ebitda ordinario è stato pari a 22.801 milioni di euro, in aumento del 3,8%, grazie al positivo contributo dei business integrati, con una crescita in Spagna, Stati Uniti e America Latina che ha più che compensato la lieve flessione in Italia riconducibile alla diminuzione dei margini nei mercati finali e nella generazione termoelettrica nonostante la maggiore idraulicità registrata nell’esercizio. Positivo anche l’apporto delle attività di gestione delle reti di distribuzione, grazie al maggior volume di investimenti. L'Ebitda si è attestato a 24.066 milioni di euro, in aumento del 18,8%.
Il risultato netto ordinario consolidato è stato pari a 7.135 milioni di euro, in crescita del 9,6%, grazie principalmente all’andamento positivo della gestione operativa ordinaria, unitamente alla riduzione degli oneri finanziari netti, che hanno più che compensato il maggior onere fiscale, da ricondurre al miglioramento dei risultati economici, e la maggiore incidenza delle interessenze dei terzi. Il risultato netto del gruppo è stato 7.016 milioni di euro (3.438 milioni di euro nel 2023).
L'indebitamento finanziario netto è di 55.767 milioni di euro, in calo del 7,3%. I positivi flussi di cassa generati dalla gestione operativa e dal perfezionamento delle operazioni di cessione di attivi realizzate nell’ambito del programma di deleverage e razionalizzazione della presenza geografica del gruppo, hanno più che compensato il fabbisogno generato dagli investimenti del periodo e dal pagamento dei dividendi.
La capogruppo ha fatto registrare ricavi per 121 milioni di euro, in ribasso del 25,8%: la variazione negativa di 42 milioni di euro è da ricondurre principalmente alla plusvalenza di 43 milioni di euro, rilevata nel 2023, a seguito della cessione di alcune partecipazioni di minoranza. L'Ebitda è negativo per 216 milioni di euro, in miglioramento del 2,3%: la variazione positiva rispetto al 2023 di 5 milioni di euro è da ricondurre alla diminuzione degli altri costi operativi e dei costi per servizi e godimento dei beni di terzi, in parte compensata dal decremento dei ricavi e dall’incremento dei costi del personale.
Il risultato operativo è negativo per 3.801 milioni di euro (negativo per 940 milioni di euro nel 2023). La maggiore perdita di 2.861 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente è da ricondurre prevalentemente agli adeguamenti di valore effettuati sulle partecipazioni in Enel Holding Finance (2.587 milioni di euro) e in Enel Finance International (862 milioni di euro), a seguito della distribuzione parziale di riserve di capitale disponibili, e alla rettifica di valore della partecipazione nella società Enel Reinsurance - Compagnia di riassicurazione (47 milioni di euro). Nell’esercizio precedente gli adeguamenti di valore riguardavano le partecipazioni in Enel Green Power (605 milioni di euro) e nelle società detenute in Romania (46 milioni di euro), cedute nel quarto trimestre 2023.
L'indebitamento finanziario netto della capogruppo è pari a 19.571 milioni di euro, contro i 20.113 milioni di euro nel 2023 (2,7%). La diminuzione di 542 milioni di euro è riconducibile essenzialmente alla differenza tra gli incassi di dividendi dalle società controllate e i pagamenti di dividendi agli azionisti, oltre che all’effetto netto dei rimborsi e delle accensioni di prestiti obbligazionari e di altri finanziamenti. Il patrimonio netto, è pari a 36.386 milioni di euro (37.883 milioni di euro nel 2023, -3,9%), in diminuzione di 1.497 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023.
Per quanto riguarda i dati operativi, le vendite di energia elettrica nel 2024 ammontano a 273,5 TWh, con un decremento di 27,4 TWh (-9,1%; -4,7% a parità di perimetro) rispetto all’esercizio precedente. In particolare, si rilevano minori quantità vendute in Romania (-6,8 TWh) e Perù (-7,3 TWh) per effetto della cessione delle attività di retail, in Italia (-13,5 TWh) e Spagna (-3,3 TWh), riconducibili a minori consumi unitari e alla fine del mercato tutelato in Italia, nonché in Argentina (-0,5 TWh), parzialmente compensate dai maggiori volumi venduti in Brasile (+3,3 TWh), Colombia (+0,4 TWh) e Cile (+0,3 TWh). Le vendite di gas naturale sono pari a 7,1 miliardi di metri cubi nel 2024, in diminuzione di 1,2 miliardi di metri cubi (-14,5%) rispetto all’esercizio precedente.
L’energia elettrica netta prodotta dal gruppo nel 2024 è pari a 191,87 TWh, con una riduzione di 15,46 TWh rispetto al 2023 (-7,5%; -3,1% a parità di perimetro). In particolare, si rileva un aumento nella produzione da fonti rinnovabili di 6,35 TWh (+3,37 TWh idroelettrica; +0,74 TWh eolica; +2,74 TWh solare; -0,5 TWh altre fonti rinnovabili); un decremento nella produzione da fonte termoelettrica di 21,09 TWh, per minore produzione da impianti a ciclo combinato (-10,29 TWh), a carbone (-8,38 TWh) e Oil&Gas (-2,42 TWh); una diminuzione nella produzione da fonte nucleare (-0,72 TWh).
La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è stata ampiamente superiore rispetto a quella da fonte termoelettrica, raggiungendo 133,33 TWh (126,98 TWh nel 2023, +5%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 34,39 TWh (55,48 TWh nel 2023, -38%). La produzione a zero emissioni ha raggiunto l’82,1% della generazione totale del Gruppo Enel considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari all’83,4% includendo anche la generazione da capacità non consolidata. L’ambizione a lungo termine del Gruppo Enel è di azzerare le emissioni dirette e indirette entro il 2040.
L’energia elettrica trasportata sulle reti di distribuzione del gruppo nel 2024 si attesta a 481,2 TWh, di cui 217,4 TWh in Italia e 263,8 TWh all’estero. I volumi di elettricità distribuita in Italia sono aumentati di 3,3 TWh (+1,5%) rispetto al 2023. La variazione percentuale del fabbisogno sul territorio nazionale è pari a +1,5% al Nord, +3% al Centro, +1,8% al Sud e +1,5% nelle Isole. Sud e Isole sono serviti principalmente da e-distribuzione; al Centro e al Nord operano gli altri principali operatori che distribuiscono complessivamente circa il 15% dei volumi di energia. L’elettricità distribuita all’estero è pari a 263,8 TWh, in diminuzione di 11,5 TWh (-4,2%) rispetto ai volumi registrati nel 2023, per effetto delle già citate variazioni di perimetro.
in base al nuovo Piano strategico, Enel prevede per il 2027 un Ebitda ordinario di gruppo compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 7,1 e 7,5 miliardi di euro.