La forte ripresa del trasporto aereo dopo il Covid fa volare i conti di Enav che chiude il 2024 con margini record e prevede un dividendo in continua crescita al 2029.
Il traffico aereo fa volare i conti di Enav che chiude il 2024 con margini record
“Il 2024 - commenta l’amministratore delegato Pasqualino Monti (in foto) - è stato un anno record. Il volume di traffico aereo sull’Italia, la performance sui mercati esteri e una gestione finanziaria attenta ci hanno fatto raggiungere i risultati più alti nella storia della Società. Grazie a questi numeri, siamo in grado di aumentare anche quest'anno la 1remunerazione verso i nostri azionisti. Abbiamo incrementato gli investimenti in tecnologia e formazione del nostro personale, migliorando così la qualità del servizio e posizionando Enav tra i primi service provider al mondo. Tutto ciò è ovviamente andato di pari passo con gli obiettivi di sostenibilità. Grazie alle nuove capacità operative nella gestione delle rotte, nel 2024 le compagnie aeree che hanno volato sui cieli italiani hanno risparmiato 90 milioni di kg di carburante”.
Il traffico di rotta, espresso in unità di servizio, è infatti cresciuto del 10,5% rispetto al 2023, con buone performance sia del traffico internazionale (voli con partenza o arrivo in uno scalo sul territorio italiano) che ha registrato un aumento del 14,5%, che del trafficodi sorvolo (voli che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) con una crescita dell’11,1%. Il traffico nazionale (voli con partenza e arrivo sul territorio italiano) ha mostrato una crescita dell’1,3%.
Il traffico di terminale, espresso in unità di servizio, nel 2024 ha registrato un aumento del 9,8% rispetto al 2023, generalizzato su tutto il territorio italiano. La charging zone 1, riferita interamente allo scalo di Roma Fiumicino, vede una crescita, rispetto al 2023, del 20,8%. La charging zone 2, rappresentata dagli aeroporti di Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia Tessera e Bergamo Orio al Serio, nel 2024, registra un incremento del 7,4% delle unità di servizio. La charging zone 3, che comprende tutti gli altri aeroporti nazionali, ha fatto infine registrare un +6,5% delle unità di servizio.
I ricavi totali consolidati si attestano a 1,037 miliardi di euro, in aumento del 3,7% rispetto al 2023, con i ricavi da attività operativa che si attestano a 1,05 miliardi di euro, in crescita del 6,5% rispetto al 2023 per effetto del maggior traffico aereo gestito e delle commesse sul mercato estero.
I ricavi da mercato non regolamentato ammontano a 49,3 milioni di euro, in aumento del 14,4% rispetto al 2023. Tale risultato è dovuto principalmente alle attività di consulenza svolte per lo sviluppo del piano della navigazione aerea in Arabia Saudita, al progetto per la fornitura e l’installazione di un nuovo radar presso la Base aerea di Sigonella per potenziare la sorveglianza aerea sia in ambito militare che civile nonché per altre commesse estere in Kenya, Romania, Isole Fiji e Repubblica Dominicana.
I costi operativi totali si attestano a 725,8 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto al 2023. Nello specifico, si registra un aumento del costo del personale (+4,2%), degli altri costi operativi (+0,8%) e una leggera riduzione nei costi per lavori interni capitalizzati (-1,6%). Tale aumento è dovuto principalmente alla maggiore attività operativa, conseguenza diretta del forte incremento dei voli. Il costo del personale si attesta a 592,4 milioni di euro, in aumento di 24,1 milioni di euro rispetto al 2023. Tale incremento è dovuto principalmente alla rivalutazione dei minimi contrattuali del 2% che ha rilevato due aumenti, a settembre 2023 e luglio 2024, all’aumento dell’organico di Gruppo che si attesta a +68 unità medie e +122 unità effettive e alla parte variabile della retribuzione influenzata dal maggior traffico aereo gestito.
Valori record per l’Ebitda che si attesta a 310,9 milioni di euro, mai registrato prima ed in crescita del 3,6% rispetto al 2023. Il Risultato Operativo consolidato si è attestato a 187,2 milioni di euro, in aumento dell’8,4% rispetto al 2023. L’utile netto consolidato è di 125,7 milioni di euro e mostra un aumento dell’11,5% rispetto al 2023. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre presenta un saldo di 258,3 milioni di euro in miglioramento di 64 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2023 grazie al flusso di cassa positivo generato dagli incassi e pagamenti connessi all’operatività ordinaria, comprensiva degli investimenti.
Il Cda ha deliberato di proporre all’assemblea prevista il 28 maggio, di distribuire un dividendo relativo pari a 146,2 milioni di euro corrispondenti a 0,27 euro per azione, in pagamento dal 25 giugno con data stacco cedola il 23 giugno e record date il 24 giugno.
Il Cda di Enac ha anche approvato il nuovo piano industriale 2025-2029 che prevede un dividendo in continua crescita fino ad arrivare a 0,32 euro per azione al 2029, con ricavi totali per 1,2 miliardi e un utile netto di 165 milioni.
“Piano Industriale 2025-2029 - ha aggiunto Monti - rappresenta un punto di svolta per Enav, delineando un percorso di crescita orientato all’innovazione, alla sostenibilità e al rafforzamento della competitività internazionale. La nostra strategia si fonda su investimenti mirati in tecnologie avanzate e capitale umano, con l'obiettivo di ottimizzare l’efficienza del traffico aereo e consolidare la sicurezza operativa. In un contesto di trasformazione del settore dell'aviazione, puntiamo a rafforzare il posizionamento dell’Italia come hub strategico dell’industria aeronautica e ad incrementare il valore per gli azionisti. Inoltre, ci proponiamo di diventare un attore di primo piano nell’ecosistema dei velivoli a pilotaggio remoto, non solo come provider di servizi per droni, ma anche attraverso l’integrazione di tali tecnologie nelle operazioni aeronautiche, contribuendo così allo sviluppo di un nuovo segmento di mercato ad alto potenziale”.