Esteri

Dopo l'elezione di Trump, parte l'epurazione della redazione troppo dem del Los Angeles Times

Redazione
 
Quando il proprietario del Los Angeles Times, Patrick Soon-Shiong, aveva annunciato che il quotidiano non avrebbe sostenuto alcun candidato alle elezioni presidenziali, la redazione del più importante giornale della California, da sempre su posizioni liberal, aveva accolto la decisione con rabbia.
Tre membri del comitato editoriale del giornale si sono dimessi , decine di dipendenti hanno protestato apertamente e migliaia di lettori hanno annullato i loro abbonamenti perché sconcertati dal mancato appoggio a Kamala Harris (che era stato già deciso e che tutti davano per scontato, visto il passato del Times).

Dopo l'elezione di Trump, parte l'epurazione della redazione troppo dem del Los Angeles Times

La contrapposizione non si è esaurita con l'elezione di Trump. Come conferma un'intervista rilasciata alla CNN da Soon-Shiong che ha spiegato la sua scelta con il sostegno di Harris alla guerra di Israele a Gaza, annunciando che ora intende "bilanciare" la pagina delle opinioni del giornale con voci più conservatrici e centriste. Di fatto l'inizio dell'epurazione della componente più liberal della redazione.
"Se fossimo onesti con noi stessi, il nostro attuale comitato di opinionisti virerebbe molto a sinistra, il che va bene, ma penso che, per avere equilibrio, devi anche avere qualcuno che tenda a destra e, cosa ancora più importante, qualcuno che tenda a centro", ha detto Soon-Shiong, aggiungendo di aver già parlato con i candidati che spera di aggiungere alla rosa editoriale del Times.

Al contenuto dell'intervista, Soon-Shiong ha voluto dare un seguito con un post su X , affermando che ha intenzione di rendere il suo giornale "equo ed equilibrato in modo che tutte le voci siano ascoltate e possiamo scambiare rispettosamente il punto di vista di ogni americano... da sinistra a destra al centro. Prossimamente. Un nuovo comitato editoriale. La fiducia nei media è fondamentale per una democrazia forte".
nell'intervista, Soon-Shiong ha affermato che il suo piano di trasformare il comitato editoriale "non è così incendiario come licenziare tutti", ma che sta "davvero cercando di identificare voci che parlino a tutti gli americani".

Nonostante abbia bloccato qualsiasi endorsment quest'anno, il miliardario, che ha acquisito il Times nel 2018 per 500 milioni di dollari, ha detto che il giornale continuerà a fare appoggi politici in futuro se "saranno il giusto mix, senza veri pregiudizi e basati sui fatti".
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