Esteri

Si dimette l'arcivescovo di Canterbury, ha coperto centinaia di casi di abusi sessuali

Redazione
 
Il leader spirituale degli anglicani, Justin Welby, ha annunciato oggi le sue dimissioni, dopo la pubblicazione di un durissimo rapporto sul trattamento da parte della Chiesa d'Inghilterra delle aggressioni fisiche e sessuali commesse contro più di un centinaio di bambini e giovani.
"Spero che questa decisione dimostri chiaramente quanto la Chiesa d'Inghilterra comprenda la necessità di cambiamento e il nostro profondo impegno per creare una Chiesa più sicura", ha scritto l'arcivescovo di Canterbury in una nota. Gli abusi sarebbero stati commessi da un avvocato nell’ambito delle sue attività con la Chiesa d’Inghilterra tra gli anni ’70 e la metà degli anni 2010.
Diversi leader religiosi anglicani avevano le sue dimissioni. L'arcivescovo di Canterbury, 68 anni, è molto conosciuto ai britannici per aver officiato diversi importanti eventi reali negli ultimi anni, tra cui i funerali della regina Elisabetta II e l'incoronazione di re Carlo III.

Si dimette l'arcivescovo di Canterbury, ha coperto centinaia di casi di abusi sessuali

Se i vertici della Chiesa furono ufficialmente informati di questi fatti nel 2013, i leader religiosi ne erano a conoscenza dall’inizio degli anni ’80 ma li tacevano nell’ambito di una “campagna di occultamento” , ha concluso un’indagine commissionata dalla Chiesa, in un rapporto pubblicato giovedì scorso. John Smyth, questo il nome dell'avvocato accusato degli abusi sessuali, ''è senza dubbio il più prolifico molestatore seriale associato alla Chiesa d’Inghilterra'', afferma questo rapporto, che descrive in dettaglio le sofferenze fisiche, sessuali e psicologiche ''brutali e orribili'' che ha inflitto alle sue vittime. Ad esempio, portava dei ragazzi nella sua casa nel sud dell'Inghilterra dove li picchiava con un bastone, a volte fino a farli sanguinare, adducendo giustificazioni teologiche.

Il rapporto conclude inoltre che l'arcivescovo di Canterbury ''avrebbe potuto e dovuto'' denunciare alla polizia gli abusi dell'avvocato Smyth a partire dal 2013, quando divenne primate della Chiesa d'Inghilterra. John Smyth è morto nel 2018 in Sud Africa all’età di 75 anni senza essere processato. La vicenda venne finalmente alla luce solo dopo la trasmissione di un documentario da parte di Channel 4 nel 2017.
Welby ha assicurato, dopo la pubblicazione del rapporto, di non avere avuto "nessuna idea o sospetto" prima del 2013, ma di aver riconosciuto di aver "personalmente omesso di garantire" che, dopo quella data, "questa orribile tragedia sarebbe stata oggetto di un'indagine vigorosa".
Più in generale, questa vicenda mette in crisi ancora una volta l'istituzione religiosa anglicana, già accusata quattro anni fa in un precedente rapporto di aver permesso che persistesse una ''cultura'' che permette agli autori di violenza sessuale sui minori di ''nascondersi'' e sfuggire alla giustizia. Secondo questo rapporto, parte di un’indagine più ampia condotta su diverse istituzioni del Paese, 390 persone legate alla Chiesa d’Inghilterra sono state condannate per reati sessuali dagli anni quaranta al 2018.
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