Le azioni delle case farmaceutiche in Europa e India sono crollate oggi, dopo che ieri Trump ha ribadito i piani per una tariffa "importante" su tutte le importazioni di prodotti farmaceutici e dopo l'entrata in vigore delle tariffe "reciproche".
I dazi di Trump colpiscono i produttori farmaceutici europei e indiani
Un paniere di azioni europee del settore sanitario è sceso del 4,6%, al livello più basso da ottobre 2022, causando perdite anche tra gli indici settoriali dell'indice regionale STOXX 600, in calo del 3%.
In Europa le azioni di AstraZeneca, GSK, Roche, Sanofi e Novartis sono scese tra il 5% e il 6,5%.
Trump non ha ancora detto quando e di quanto intende aumentare le tasse sulle importazioni di prodotti farmaceutici, affermando che i dazi incentiveranno le aziende farmaceutiche a trasferire le loro operazioni negli Stati Uniti.
Tuttavia, analisti e aziende hanno espresso preoccupazione per la difficoltà di avviare attività produttive negli Stati Uniti.
Secondo gli ultimi dati Eurostat, nel 2023 le esportazioni di prodotti medici e farmaceutici dall'UE verso gli Stati Uniti hanno raggiunto un totale di circa 90 miliardi di euro.
La scorsa settimana gli analisti di Barclays hanno affermato in una nota ai clienti che l'eventuale attuazione di tariffe sul settore sarebbe estremamente difficile, data la produzione globalizzata, le catene di approvvigionamento interconnesse e i potenziali effetti negativi sui pazienti negli Stati Uniti.