La Cina sta valutando le aperture degli Stati Uniti per avviare negoziati commerciali, aprendo uno spiraglio nella durissima guerra commerciale che sta contrapponendo Pechino e Washington.
Una disponibilità al colloquio che il mercato ha immediatamente apprezzato, come dimostra l'andamento dei mercati asiatici, tutti in rialzo (quelli cinesi erano chiusi per la Festa del Lavoro), così come le monete della regione.
Dazi: Pechino valuta se avviare colloqui con Washington per mettere fine alla guerra commerciale
Nel valutare la possibilità di avviare negoziati, le autorità cinesi posto la pregiudiziale che Stati Uniti rimuovano i dazi unilaterali. In caso contrario, Washington mostrerebbe ''una totale mancanza di sincerità'' e ''comprometterebbe ulteriormente la fiducia reciproca''.
“Se gli Stati Uniti vogliono dialogare, dovrebbero dimostrare la loro sincerità ed essere pronti a correggere le loro pratiche sbagliate e ad annullare i dazi unilaterali”, si legge nella dichiarazione cinese.
Gli ultimi commenti di Pechino seguono una serie di dichiarazioni contrastanti da parte dell’amministrazione Trump e della leadership cinese in merito allo stato attuale dei colloqui, con entrambe le parti che vogliono evitare di essere viste come le prime a fare marcia indietro.
Separatamente, il Segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che ''i cinesi vogliono incontrarsi e parlare'', dicendo che i colloqui si terranno presto.
Sebbene Pechino sembri dichiarare di essere pronta ad avviare colloqui con l’amministrazione Trump, gli analisti avvertono che raggiungere un accordo globale sarà un’impresa complessa e che richiederà molto tempo, ribandendo la poca linearità delle politiche del presidente americano, fatte di annunci e smentite, anche nel giro di poco tempo.
Il nodo cruciale di eventuali colloqui sarebbe la scontata richiesta della Cina affinché i dazi tornino ai livelli precedenti al ''Giorno della Liberazione'', almeno durante il periodo di negoziazione.
Che poi l'Amministrazione statunitense possa accettare questa richiesta - che darebbe sollievo alle imprese cinesi e americane - resta tutto da vedere.
In un’intervista rilasciata alla CNBC ieri, il consigliere economico della Casa Bianca, Kevin Hassett, ha affermato che ''ci sono state discussioni piuttosto vaghe in entrambi i governi'', aggiungendo che il recente allentamento dei dazi su alcuni prodotti statunitensi da parte della Cina indicava che ''erano molto vicini a fare il tipo di progressi di cui abbiamo bisogno per far progredire la situazione''.
Mercoledì Trump ha firmato un ordine esecutivo che esenta le automobili e i pezzi di ricambio importati dalle elevate imposte, in seguito alla revoca dei dazi su una serie di prodotti elettronici all’inizio di aprile.
Secondo un articolo della Reuters, la Cina ha anche concesso esenzioni tariffarie sulle importazioni di alcuni beni dagli Stati Uniti, come prodotti farmaceutici, apparecchiature aerospaziali, semiconduttori ed etano, chiedendo al contempo il parere delle aziende sugli articoli che devono poter importare senza pagare dazi aggiuntivi.