Corea del Sud: l'ex ministro della Difesa tenta il suicidio; perquisito l'ufficio del presidente Yoon

Redazione

L'ex ministro della Difesa della Corea del Sud Kim Yong-hyun, che la scorsa settimana si è assunto la piena responsabilità del tentativo del presidente Yoon di imporre la legge marziale nel Paese (imposta e revocata nel giro di poche ore davanti alla sollevazione di tutta la società civile sudcoreana), ha tentato di togliersi la vita.
A riferirlo è stato il capo dell'agenzia penitenziaria del Ministero della Giustizia, Shin Yong-hae.

Anche se non sono stati fornite informazione sulla dinamica del tentativo di suicidio, le condizioni di Kim, formalmente accusato di insurrezione, sono stabili. Ora si trova, guardato a vista, in una cella di sicurezza.
La stessa accusa - insieme a quella di tradimento - è stata formulata anche nei confronti del presidente Yoon Suk Yeol che, sebbene si sia scusato ufficialmente per avere dichiarato la legge marziale, non ha accettato le crescenti richieste di dimissioni.

Kim, nominato ministro della Difesa a settembre, ha dichiarato martedì di essersi scusato "profondamente" e ha affermato che "tutta la responsabilità per questa situazione ricade esclusivamente su di me".
Intanto, la polizia ha effettuato una perquisizione negli uffici di Yoon. Ma, secondo quanto riferito dalla polizia, non è stato possibile perquisire nei locali occupati dalla segreteria di Yoon, a causa della presenza di guardie di sicurezza.

Secondo i media locali, diciotto investigatori sono stati inviati all'ufficio presidenziale per sequestrare i verbali relativi a una riunione del governo tenutasi la notte della dichiarazione della legge marziale.
Il presidente Yoon, che era tra i sospettati elencati nel mandato di perquisizione, non era nel suo ufficio quando sono iniziate le perquisizioni. Gli ufficiali stanno ora negoziando con il suo team di sicurezza su come verrà condotta la perquisizione.

Il presidente Yoon, rimasto in carica nonostante il voto di impeachment e le molteplici richieste di dimissioni, è oggetto di molteplici indagini da parte di vari rami del governo, con l'accusa di insurrezione e tradimento.
Anche molti funzionari vicini a Yoon si sono dimessi in seguito alla breve dichiarazione della legge marziale.