I ministri degli esteri dei Brics (di cui fanno parte gli originari fondatori Brasile, Cina, Russia, India e Sudafrica, ai quali lo scorso anno si sono aggiunti Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Etiopia, Iran e Indonesia), nel corso della loro riunione a Rio de Janeiro, hanno difeso il libero scambio, esprimendo "serie preoccupazioni circa l'aumento di misure protezionistiche unilaterali ingiustificate e incoerenti con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio, tra cui l'aumento indiscriminato di tariffe reciproche e misure non tariffarie". Questo passaggio è riportato nella dichiarazione conclusiva rilasciata dalla presidenza brasiliana, non firmata da tutti i membri a causa di divergenze su altre questioni.
Commercio: i Paesi del blocco Brics si schierano contro i dazi americani
Il blocco delle economie emergenti ha criticato ''l’aumento indiscriminato'' dei dazi, l’imposizione di misure di salvaguardia non tariffarie e ''l’abuso delle politiche verdi a fini protezionistici''.
Il documento non nomina alcun Paese specifico, ma il Brasile, secondo i media, è stato particolarmente critico nei confronti delle politiche ambientali dell'Unione Europea, che hanno ostacolato i negoziati sull'accordo commerciale con il Mercosur, che non è stato ratificato.
I ministri hanno avvertito che le misure protezionistiche stanno causando "interruzioni" nella catena di approvvigionamento globale e aggiungendo incertezza all'economia globale.
Inoltre, i ministri degli Esteri del gruppo hanno espresso "seria preoccupazione per la prospettiva di un'economia globale frammentata e per l'indebolimento del multilateralismo", esortando tutte le parti ad adottare misure per difendere il libero scambio e il sistema commerciale multilaterale e a rafforzare l'Organizzazione mondiale del commercio.
Hanno inoltre sottolineato che le sanzioni economiche unilaterali colpiscono in modo ''sproporzionato'' i poveri e i vulnerabili e hanno chiesto l’eliminazione di tutte le misure coercitive unilaterali.
Secondo fonti diplomatiche brasiliane, la dichiarazione di martedì non è stata firmata da tutti i Brics a causa delle perplessità espresse da Egitto ed Etiopia in merito alla riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
La riunione dei ministri degli esteri è in preparazione del vertice dei leader dei Brics che si terrà a Rio de Janeiro il 6 e 7 luglio.