Economia
Cnr approva il Bilancio 2026: utile da 3,5 milioni e rafforzamento del profilo scientifico internazionale
Redazione

Il Consiglio di Amministrazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche ha approvato il Bilancio unico di previsione per l’esercizio 2026, segnando un cambio di passo rilevante sul piano economico e gestionale. A differenza dell’anno precedente, il bilancio di esercizio prevede un utile stimato di 3,5 milioni di euro, un risultato che certifica la sostenibilità finanziaria dell’Ente e il rafforzamento di una gestione improntata al rigore e alla trasparenza.
Cnr approva il Bilancio 2026: utile da 3,5 milioni e rafforzamento del profilo scientifico internazionale
L’approvazione, avvenuta nella seduta del 17 dicembre, rappresenta anche il punto di arrivo del percorso di riforma avviato con il decreto legislativo n. 218 del 25 novembre 2016, che ha introdotto per gli Enti pubblici di ricerca il nuovo sistema di contabilità economico-patrimoniale. Il Bilancio unico di previsione, strumento attraverso il quale vengono programmati e autorizzati ricavi e costi dell’esercizio, presenta un valore complessivo pari a 885,7 milioni di euro. Di questi, circa 672 milioni derivano dal contributo ordinario dello Stato, mentre la parte restante è composta da ricavi e contributi di soggetti nazionali ed europei, in larga misura di natura competitiva. Proprio questa componente, legata ai progetti di ricerca finanziati tramite bandi e ad attività a carattere commerciale, è destinata a crescere ulteriormente nel corso del 2026.
Secondo il presidente del Cnr, Andrea Lenzi (in foto), il risultato economico positivo conferma l’efficacia delle azioni intraprese dalla nuova governance e costituisce un indicatore chiave della piena sostenibilità dei costi rispetto alle entrate del principale Ente di ricerca italiano. Il presidente ha sottolineato come l’utile di amministrazione sia il frutto di una gestione più rigorosa, orientata al miglioramento continuo, ringraziando in particolare il direttore generale Jacopo Greco e l’intera struttura amministrativa per il lavoro svolto.
Il via libera al Bilancio 2026 arriva al termine di un anno caratterizzato da importanti traguardi scientifici, che rafforzano il posizionamento internazionale del Cnr. Sul fronte dei finanziamenti competitivi, l’Ente ha ottenuto, nel periodo 2022-2024, 30 progetti finanziati dall’European Research Council in qualità di Principal Investigator, includendo tutte le principali tipologie di grant, dagli Starting agli Advanced, fino ai Synergy e ai Proof of Concept. Per il biennio 2025-2026 risultano inoltre 68 progetti complessivamente sottomessi, a testimonianza di una crescente capacità progettuale e attrattiva.
A questi risultati si affiancano i riconoscimenti legati all’impatto della produzione scientifica. Nel 2025 il Cnr annovera quattro ricercatori e ricercatrici e tre associati di ricerca nella lista Highly Cited Researchers di Clarivate, che individua l’1% degli scienziati più citati a livello globale. Ancora più ampio il dato relativo alla classifica Stanford University–Elsevier Top 2% Scientists 2024, che include 520 ricercatori e ricercatrici del Cnr, considerando sia l’impatto complessivo della carriera sia quello della produzione scientifica più recente.
Numeri che, secondo la presidenza dell’Ente, restituiscono l’immagine di una rete di ricerca di altissimo profilo, capace di competere sui principali scenari internazionali. In questa prospettiva, il 2026 viene indicato come un anno di consolidamento e rilancio dell’azione strategica del Cnr, fondata su una visione sistemica che mira a coniugare produzione di conoscenza innovativa, qualità amministrativa, semplificazione dei processi ed efficienza gestionale. Un percorso che intende mantenere al centro anche la valorizzazione del personale, riconosciuto come uno degli asset fondamentali per il futuro dell’Ente.