Esteri

La Cina cambia passo, annunciati cambiamenti su misure fiscali e politica monetaria

Redazione
 
Al cospetto di un'economia che va avanti lentamente, Pechino ha deciso di imprimere una svolta, che si concretizzerà l'anno prossimo, con l'adozione di misure fiscali ''più proattive'' e una politica monetaria “moderatamente” più accomodante.
Le scelte sono state decise nel corso di un incontro politico - peraltro atteso - in cui sono state affrontate le tematiche legate ad une economia che non sta reagendo alle misure si qui adottate.

Nel comunicato del Politburo, il principale organo decisionale guidato dal presidente Xi Jinping, si legge che saranno stabilizzati i mercati immobiliari e azionari rafforzando al contempo l’aggiustamento ''anticiclico non convenzionale''. La seduta del Politburo si è tenuta praticamente alla vigilia della Conferenza annuale sul lavoro, in programma per mercoledì e giovedì.
L’amministrazione centrale discuterà anche del suo obiettivo di crescita e del bilancio per il 2025, in parte per fornire agli enti locali (verso il quale, peraltro, sono state varate delle misure per portare sollievo al loro pesantissimo debito) indicazioni su come stabilire i propri obiettivi prima della sessione annuale del parlamento che si terrà all’inizio dell’anno prossimo.

Si prevede che Pechino manterrà l'obiettivo di crescita del Pil all'originaria soglia di ''circa il 5%''.
Significativo dell'importanza delle decisioni che sono state individuate come necessarie è un passaggio dell'intervento che, nel corso dell'incontro del Politburo, secondo l'agenzia statale Xinhua, ha fatto il presidente Xi, che ha sollecitato una ''piena preparazione'' per raggiungere gli obiettivi economici del Paese per il 2025, nonostante ''le numerose incertezze e sfide''.
Parole che, oltre a prendere atto delle difficoltà esistenti, sembrano essere anche di critica al modo in cui le difficoltà sono state sino ad oggi affrontate. ''Dobbiamo affermare la fiducia'' e ''costruire attivamente un ambiente esterno che ci sia favorevole'', ha detto ancora Xi.

Anche se l’economia cinese sembra essere in grado di raggiungere l’obiettivo di crescita di quest’anno, sulla situazione generale pesano ancora la prolungata crisi immobiliare, consumi interni tiepidi e una potenziale escalation delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti, vista la linea che il presidente eletto Donald Trump ha annunciato di volere perseguire.
Secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica pubblicati oggi, gli ultimi dati economici hanno mostrato che l’inflazione al consumo annuale del Paese è scesa allo 0,2%, il minimo degli ultimi cinque mesi, a novembre.
L’indice Hang Seng di Hong Kong ha invertito le perdite precedenti, balzando del 2,8% dopo la lettura, mentre lo yuan offshore cinese si è rafforzato modestamente a 7,2776 rispetto al biglietto verde.
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