Seduta in deciso calo per Piazza Affari, che ha archiviato la giornata con ribassi marcati, in linea con un clima di prudenza diffuso sui mercati internazionali in attesa delle decisioni della Federal Reserve in tema di politica monetaria.
Chiusura di borse - 17 settembre 2025
A Milano il FTSE Mib ha ceduto l’1,29% scendendo a quota 41.955 punti, dopo aver toccato un minimo intraday a 41.885 e un massimo a 42.590 punti. In calo anche il FTSE Italia All Share (-1,23%), mentre hanno limitato le perdite il FTSE Italia Mid Cap (-0,73%) e il FTSE Italia Star (-0,08%).
Sul fronte valutario l’euro è rimasto stabile intorno a 1,185 dollari, mentre tra le materie prime digitali si segnala il calo del bitcoin, scivolato sotto quota 116.000 dollari (97.500 euro). Lo spread Btp-Bund si è mantenuto oltre gli 80 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,5%.
A trascinare verso il basso Piazza Affari sono stati in particolare i titoli bancari. UniCredit ha registrato la performance peggiore del paniere principale con un tonfo del 3,59% a 64,23 euro. Sotto pressione anche Mediobanca (-1,12% a 21,26 euro) e Monte dei Paschi di Siena (-1,38% a 8,052 euro), quest’ultimo al centro delle cronache di Borsa per la riapertura dei termini dell’OPS su Mediobanca, iniziata il 16 settembre: nella prima giornata sono state portate in adesione 1.949.003 azioni.
Pochi i segni positivi sul listino. Si è distinta DiaSorin (+0,92% a 78,72 euro), sostenuta dal miglioramento della raccomandazione da parte di UBS, che ha alzato il target price sul titolo da 95 a 98 euro, con giudizio “buy”.
Tra le blue chip, in evidenza i ribassi di Ferrari (-2,56% a 395,7 euro), Leonardo (-2,52% a 49,5 euro) e Tenaris (-2,21% a 15,015 euro). I realizzi su alcuni dei principali titoli industriali hanno contribuito ad accentuare il rosso del listino.
La giornata si è dunque chiusa all’insegna della cautela per Piazza Affari, che guarda ora alle prossime mosse della banca centrale statunitense, vero driver per i mercati nelle prossime settimane.