Un tribunale della Louisiana ha condannato la compagnia petrolifera americana Chevron a pagare 745 milioni di dollari di risarcimento per avere inquinato le paludi nei pressi di New Orleans e non aver fatto nulla per ripristinarle.
Multa da 745 milioni di dollari a Chevron per l'inquinamento delle paludi della Louisiana
La sentenza è stata emessa da una giuria al termine di un processo svoltosi a Pointe à la Hache, nella contea di Plaquemines, una zona paludosa a sud-est della metropoli della Louisiana.
Il capo del team legale della Chevron, Mike Phillips, ha affermato che il gigante del petrolio e del gas avrebbe presentato ricorso "per sollevare i numerosi errori legali che hanno portato a questa decisione".
L'apertura di questo contenzioso risale al 2013.
Le autorità di Plaquemines avevano citato in giudizio la Chevron per l'acquisizione, avvenuta nel 2001, di un'altra compagnia energetica, la Texaco. Accusarono la Texaco di aver violato una legge sulla tutela ambientale approvata in Louisiana nel 1978.
Il testo, riferendosi alle estrazioni, affermava che "una volta completate le operazioni" in un sito petrolifero, questo deve essere "bonificato, ripiantato, pulito e riportato a uno stato il più vicino possibile alla sua situazione originale". Ma, secondo la citazione, la Chevron, e la Texaco prima di essa, non hanno rispettato i loro obblighi in questa materia. Le autorità locali hanno inoltre accusato il gruppo di aver aggravato gli effetti dell'innalzamento dei livelli delle acque danneggiando le paludi che potrebbero regolarli.
La giuria ha assegnato a Plaquemines 575 milioni di dollari per la perdita di una parte del suo territorio, ormai perennemente sommerso, 161 milioni di dollari per l'inquinamento e 9 milioni di dollari per l'abbandono delle attrezzature.
La decisione è ancora più significativa perché è il primo di una serie di 42 casi simili, tutti mirati a gruppi energetici e che richiedono loro risarcimenti multimiliardari.