Anche se è ancora presto per definirne le dimensioni, tutto lascia pensare che il liberale Mark Carney, primo ministro uscente, abbia ottenuto una vittoria schiacciante nelle elezioni generali anticipate, dopo le dimissioni del suo compagno di partito Justin Trudeau, che ha guidato il Paese per un decennio.
Speciale elezioni Canada: il liberale Carney verso una vittoria schiacciante
Una vittoria che sembra premiare il partito che ha colto l'ondata di orgoglio nazionale scatenata dalle continue (anche recentissime) affermazioni di Donald Trump di volere che il Canada entri a fare parte degli Stati Uniti.
I media tc canadesi CTV e CBC concordano nella vittoria (che era prevista dopo che negli ultimi giorni Carney aveva recuperato il distacco dai conservatori di Pierre Polievre) , anche se non hanno ancora elementi per definirne l'ampiezza e, quindi, se il prossimo governo godrà di una maggioranza tale (172 seggi) per non dovere cercare alleati.
Carney, ex governatore della Banca centrale canadese, ha saputo cavalcare la rabbia dei canadesi nei confronti di Trump, mobilitando l'opinione pubblica contro le minacce del presidente degli Stati Uniti di annettere il Paese come " 51° Stato" e ha fatto della difesa del Canada un punto centrale del suo programma.
"Respingo qualsiasi tentativo di indebolire il Canada, di logorarci, di spezzarci affinché l'America possa possederci", ha dichiarato Carney ai giornalisti a fine marzo in risposta alla minaccia di un aumento dei dazi commerciali. "Siamo padroni in casa nostra".
L'opposizione conservatrice, guidata dal parlamentare di lunga data Pierre Poilievre, era la favorita per la vittoria quando Trudeau a gennaio aveva annunciato le dimissioni, dopo che il suo stesso partito, dopo il Paese, gli aveva voltato le spalle. Ma dazi e minacce di Trump hanno radicalmente cambiato lo scenario.
Carney, prima di raccogliere il testimone da Trudeau, non aveva mai ricoperto cariche politiche. Ma era conosciuto ai canadesi per il suo ruolo di governatore dell'istituto centrale, come nel 2008, quando aiutò il Paese a gestire la crifi finanziaria del 2008.
Durante tutta la campagna elettorale, Carney si è presentato come un professionista esperto del centro politico, in grado di gestire l'economia canadese in un periodo di profonda turbolenza.
"Capisco come funziona il mondo", ha detto Carney a ottobre. "Conosco persone che gestiscono alcune delle più grandi aziende del mondo e capisco come funzionano. So come funzionano le istituzioni finanziarie. So come funzionano i mercati... Sto cercando di applicare queste conoscenze a beneficio del Canada".
La decisione di Trump di imporre un dazio del 25% su acciaio e alluminio, automobili e componenti automobilistici canadesi, e le minacce di imporre dazi su prodotti farmaceutici e legname, hanno scosso le imprese canadesi. È una realtà che Carney non ha nascosto, avvertendo di "giorni difficili in arrivo" con pressioni sull'occupazione canadese.
Ma il primo ministro si è impegnato a "costruire di nuovo qualcosa in questo Paese" per rendere il Canada meno dipendente dagli Stati Uniti: nuove case, nuove fabbriche e nuove fonti di "energia pulita e convenzionale".
"La mia solenne promessa è di difendere i lavoratori canadesi e le imprese canadesi", ha dichiarato Carney a marzo. "Difenderemo la nostra storia, i nostri valori e la nostra sovranità".
Carney non ha escluso la possibilità di proseguire i colloqui con Trump, ma si sta anche muovendo per approfondire i legami con alleati più "affidabili" . In una mossa insolita, il suo primo viaggio all'estero da Primo Ministro è stato in Europa, dove ha parlato con funzionari francesi e britannici del rafforzamento dei legami in ambito di sicurezza, militare ed economico.