Ambiente

Cambiamenti climatici: la Corte suprema dell'Onu decide quali siano gli obblighi degli Stati

Redazione
 
Da oggi la corte suprema delle Nazioni Unite apre due settimane di udienze per decidere quali siano gli obblighi dei singoli Stati per combattere il cambiamento climatico e aiutare le nazioni vulnerabili a contrastarne l'impatto. L'iniziativa della corte segue anni di pressioni da parte da parte delle nazioni insulari che temono di scomparire sotto l’innalzamento del livello del mare.
Nel decennio fino al 2023, i livelli del mare sono aumentati di una media globale di circa 4,3 centimetri, con parti del Pacifico che si sono alzate ancora di più. Il mondo si è anche riscaldato di 1,3 gradi Celsius dall'epoca preindustriale a causa della combustione di combustibili fossili.

Vanuatu fa parte di un gruppo di piccoli stati che chiedono un intervento legale internazionale nella crisi climatica.
"Viviamo in prima linea nell'impatto del cambiamento climatico. Siamo testimoni della distruzione delle nostre terre, dei nostri mezzi di sostentamento, della nostra cultura e dei nostri diritti umani", ha detto ai giornalisti l'inviato per il cambiamento climatico di Vanuatu, Ralph Regenvanu, prima dell'udienza.
Qualsiasi decisione della corte sarebbe un consiglio non vincolante e non potrebbe costringere direttamente le nazioni ricche ad agire per aiutare i paesi in difficoltà. Tuttavia, sarebbe più di un semplice atto simbolico, poiché potrebbe servire come base per altre azioni legali, comprese le cause legali nazionali.

Da oggi, la corte dell'Aja ascolterà 99 Paesi e più di una dozzina di organizzazioni intergovernative nell'arco di due settimane. Il mese scorso, durante l'incontro annuale sul clima delle Nazioni Unite , i Paesi hanno messo insieme un accordo su come quelli possono supportare le nazioni povere di fronte ai disastri climatici. I Paesi ricchi hanno concordato di mettere insieme almeno 300 miliardi di dollari all'anno entro il 2035, ma il totale è inferiore ai 1,3 trilioni di dollari che gli esperti e le nazioni minacciate hanno affermato essere necessari.

Quindici giudici da tutto il mondo cercheranno di rispondere a due domande: cosa sono obbligati a fare i Paesi in base al diritto internazionale per proteggere il clima e l'ambiente dalle emissioni di gas serra causate dall'uomo? E quali sono le conseguenze legali per i governi quando i loro atti, o la loro mancanza di azione, hanno danneggiato significativamente il clima e l'ambiente?

La seconda domanda fa riferimento in particolare ai ''piccoli Stati insulari in via di sviluppo'' che saranno probabilmente i più colpiti dai cambiamenti climatici e ai ''membri delle generazioni presenti e future colpiti dagli effetti negativi dei cambiamenti climatici''. Prima delle udienze, i giudici sono stati anche informati sui principi scientifici alla base dell'aumento delle temperature globali dall'organismo delle Nazioni Unite che si occupa di cambiamenti climatici, il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici.
Il caso presso la Corte internazionale di giustizia segue una serie di sentenze emesse in tutto il mondo che intimano ai governi di fare di più per ridurre le emissioni di gas serra.
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