I mercati della regione Asia-Pacifico hanno avuto oggi una giornata per lo più in rialzo, dopo che a Wall Street i titoli di alcune aziende che nei giorni scorsi avevano accusato un'ondata di vendite hanno ripreso la loro marcia, come Nvidia e Palantir.
Borse: in Asia i mercati quasi tutti in positivo
L'attenzione è ora rivolta a Jackson Hole, nel Wyoming, dove è in programma la tradizionale riunione dei banchieri centrali. Ieri la pubblicazione dei verbali della riunione della Fed del 29 e 30 luglio ha confermato che la maggior parte dei componenti del board della Fed ritiene che la minaccia di un aumento dell'inflazione sia una preoccupazione maggiore della potenziale perdita di posti di lavoro, portando la banca centrale a mantenere invariato il suo tasso di riferimento.
Sul fronte dei mercati asiatici, a Tokyo, il Nikkei 225 è sceso dello 0,6% a 42.636,74 dopo che un sondaggio ha mostrato che l'attività delle fabbriche giapponesi è rimasta in contrazione per il secondo mese di agosto.
Nei mercati cinesi, l'indice Hang Seng di Hong Kong è sceso dello 0,1% a 25.135,09, mentre l'indice composito di Shanghai è salito dello 0,4% a 3.779,52.
Il Kospi della Corea del Sud è balzato dell'1% a 3.161,74, mentre l'indice australiano S&P ASX 200 ha aggiunto l'1% a 9.005,00. Il TAIEX di Taiwan è salito dell'1,2%, mentre il Sensex indiano ha aggiunto lo 0,1%.
Ieri l'S&P 500 è sceso dello 0,2% a 6.395,78 dopo aver ridotto una perdita dell'1,1% all'inizio della giornata. È ancora vicino al suo massimo storico stabilito la scorsa settimana.
Il Dow Jones Industrial Average ha aggiunto meno dello 0,1% a 44.938,31. Il Nasdaq Composite è sceso dello 0,7% a 21.172,86. Il greggio di riferimento ha guadagnato 30 centesimi a 63,01 dollari al barile. Il greggio Brent, lo standard internazionale, ha aggiunto 26 centesimi a 67,10 dollari al barile. Il dollaro statunitense è salito a 147,37 yen giapponesi, da 147,29 yen. L'euro è scivolato a 1,1648 dollari da 1,1659 dollari.