L'ultima giornata di contrattazioni ufficiali per i mercati asiatici è stata caratterizzata da un andamento positivo, con l'attenzione degli investitori concentrata oltre che sulle notizie dallo scenario mediorientale, anche dall'analisi sull'andamento dell'economia cinese.
Borse: giornata sostanzialmente positiva per i mercati asiatici
Bene i due indici cinesi principali. L’Hang Seng di Hong Kong è cresciuto dell′1,15%, mentre l’indice CSI 300 della Cina continentale ha guadagnato lo 0,24%, dopo che la Banca Popolare Cinese, come previsto, ha mantenuto invariati i tassi sui prestiti al 3,0% per il tasso primario sui prestiti a 1 anno e al 3,5% per l’LPR a 5 anni.
L’ indice di riferimento giapponese Nikkei 225 è salito dello 0,12% e l’indice Topix più ampio è sceso dello 0,17% in un contesto di contrattazioni instabili. In Corea del Sud, l’ indice Kospi è aumentato dell′1,19% e ha superato la soglia dei 3.000 punti per la prima volta in 42 mesi , mentre il Kosdaq a piccola capitalizzazione è salito dell′1,01%.
In Australia, il S&P/ASX 200 ha ridotto le perdite allo 0,2%. L’indice di riferimento indiano Nifty 50 ha aperto in rialzo dello 0,21%, mentre il BSE Sensex ha guadagnato lo 0,29%. I futures azionari statunitensi sono scesi nelle prime ore asiatiche, mentre gli investitori esaminavano attentamente gli ultimi sviluppi in Medio Oriente. Negli Stati Uniti, durante la notte, le contrattazioni regolari sono rimaste chiuse per una festività.