Economia

Congiuntura sotto pressione tra dazi, guerre e energia più cara

Redazione
 
Congiuntura sotto pressione tra dazi, guerre e energia più cara

Un nuovo shock colpisce l’economia globale, alimentato dalla fiammata dei prezzi energetici innescata dal conflitto Israele-Iran e dal riaccendersi delle tensioni commerciali con i dazi statunitensi. A lanciare l’allarme è il Centro Studi Confindustria nella consueta analisi mensile “Congiuntura Flash”, che descrive un quadro a tinte sempre più fosche, aggravato dalla perdita di fiducia di famiglie e imprese.

Congiuntura sotto pressione tra dazi, guerre e energia più cara

Dopo mesi di rallentamento dovuto al calo della domanda, il prezzo del Brent è balzato da 63 dollari a maggio a 77 dollari al barile il 20 giugno. Stessa sorte per il gas naturale TTF europeo, che è salito a 40 euro/MWh dai minimi di 34 euro. Il rincaro energetico rischia di deprimere consumi e investimenti, già messi a dura prova dalla persistente incertezza geopolitica.

L’industria italiana ha mostrato segnali di tenuta nel secondo trimestre (+1% la produzione industriale ad aprile), ma i livelli restano depressi rispetto al biennio precedente. L’export, dopo una buona performance a inizio anno, segna un preoccupante -2,8% ad aprile, soprattutto per il tracollo delle vendite extra-UE. I consumi interni rallentano, come confermano i dati su vendite al dettaglio (+0,5% in aprile) e immatricolazioni auto (-0,1% annuo). La fiducia dei consumatori è in calo da tre mesi consecutivi.

Buone notizie arrivano dai servizi, con un indice PMI in aumento a 53,2 e segnali positivi dal turismo. Anche il credito alle famiglie cresce con ritmo sostenuto (+1,3% annuo), beneficiando del calo dei tassi BCE, ora al 2%. Il costo medio del credito è sceso dal 5,3% al 3,8% in un anno.

Nell’Eurozona, la produzione industriale ha subito un tonfo ad aprile (-2,4%), coinvolgendo tutti i principali paesi. I PMI manifatturieri restano sotto la soglia di espansione, eccetto che in Spagna. Negli USA, il PIL del primo trimestre è stato rivisto al ribasso (-0,2%), e la produzione industriale è in affanno (-0,2% a maggio). Tuttavia, la fiducia dei consumatori resta sorprendentemente solida.

Nonostante la FED mantenga tassi più alti della BCE (4,5% contro 2%), il Dollaro si è svalutato bruscamente, passando da 1,04 a 1,16 per Euro da inizio anno. Gli analisti attribuiscono il fenomeno all’incertezza generata dalle politiche protezionistiche dell’Amministrazione Trump, che hanno spaventato i mercati e ridotto l’attrattività del debito USA. Il calo del Dollaro ha effetti paradossali: da un lato rende più costosi i beni americani importati, dall’altro, sommato ai dazi del 10%, rappresenta per l’export europeo una vera e propria barriera del 20%.

L’export italiano può contare su un vantaggio competitivo legato alla qualità dei prodotti e alla forza del mercato UE, che assorbe oltre metà delle vendite all’estero. Tuttavia, una riconversione dei mercati di sbocco sarà necessaria se le tensioni commerciali USA dovessero prolungarsi. L’Euro forte, se da un lato penalizza l’export, aiuta a contenere l’inflazione, riducendo i costi delle importazioni e proteggendo il potere d’acquisto delle famiglie.

La BCE potrebbe essere incentivata a proseguire nei tagli dei tassi grazie alla dinamica disinflazionistica favorita dal cambio. Al contrario, la FED potrebbe frenare l’allentamento monetario, rischiando di comprimere ulteriormente l’economia statunitense.

  • BPM Milano
  • villa mafalda 300x600
  • skin Banca Ifis
  • Poste Italiane giugno 2025
  • Enel Prima Vera - Rata Vera
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
  • Fineco Change is Good
Rimani sempre aggiornato sulle notizie di tuo interesse iscrivendoti alla nostra Newsletter
Notizie dello stesso argomento
AI: Google fa campagna acquisti di talenti, mettendo sul piatto 2,4 miliardi
14/07/2025
Redazione
AI: Google fa campagna acquisti di talenti, mettendo sul piatto 2,4 miliardi
Prestiti in calo in Italia, persi oltre 55 miliardi in tre anni. Frena il credito a imprese e famiglie
12/07/2025
di Demetrio Rodinò
Prestiti in calo in Italia, persi oltre 55 miliardi in tre anni. Frena il credito a impres...
Tar Lazio accoglie parzialmente il ricorso di UniCredit sul golden power nell’operazione Banco BPM
12/07/2025
di Demetrio Rodinò
Tar Lazio accoglie parzialmente il ricorso di UniCredit sul golden power nell’operazione B...
Mercato residenziale italiano cresce nel 2025 con compravendite e prezzi in aumento
12/07/2025
di Redazione
Mercato residenziale italiano cresce nel 2025 con compravendite e prezzi in aumento