I mercati della regione Asia-Pacifico hanno avuto oggi una giornata nervosa, condizionata dall'incertezza sulla situazione in Medio Oriente, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato ''tutti'', prima di lasciare anticipatamente il vertice del G7 in Canada.
Borse: i mercati asiatici condizionati dalla situazione in Medio Oriente
L’ indice di riferimento giapponese Nikkei 225 ha guadagnato lo 0,59%, mentre l’indice Topix più ampio è avanzato dello 0,34%, dopo che la Banca del Giappone, come previsto, ha mantenuto i tassi di interesse allo 0,5%, in vista dell’incombere di rischi per la crescita. La banca centrale ha inoltre annunciato che rallenterà il ritmo degli acquisti di titoli di Stato a partire dal prossimo aprile.
In Corea del Sud, l’ indice Kospi è rimasto invariato, mentre il Kosdaq a piccola capitalizzazione è sceso dello 0,53%. L’indice CSI 300 della Cina continentale è sceso dello 0,15%, mentre l’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso lo 0,13%. In Australia, l’ indice di riferimento S&P/ASX 200 è sceso dello 0,14% nella sua ultima ora.
Nel frattempo, l’indice indiano Nifty 50 ha registrato un calo dello 0,27%, mentre l’indice BSE Sensex è sceso dello 0,37%. Durante la notte negli Stati Uniti , tutti e tre i principali parametri di riferimento sono aumentati, alimentando la speranza di una risoluzione positiva del conflitto in Medio Oriente.
Il Dow Jones Industrial Average è salito di 317,30 punti, pari allo 0,75%, chiudendo a 42.515,09. Nel frattempo, l’ S&P 500 è avanzato dello 0,94%, chiudendo a 6.033,11, mentre il Nasdaq Composite è balzato dell′1,52%, attestandosi a 19.701,21.