Esteri
Usa, il presidente Biden torna padre e concede la grazia al figlio Hunter
Redazione
Una decisione che ha messo di fronte Joe Biden al rigore al quale ha improntato la sua presidenza al fatto di essere padre. Alla fine ha prevalso l'aspetto emotivo (il legame di Joe Biden con la famiglia è notoriamente fortissimo) e il presidente degli Stati Uniti, avvalendosi della sue prerogative, ha concesso al figlio Hunter la grazia dalle accuse di evasione fiscale e possesso di armi da fuoco. Reati che, essendo di livello federale, avrebbero potuto portare a condanne durissime, superiori cumulativamente a oltre quarant'anni.
La decisione che deve essere costata moltissimo a Biden che sino al mese scorso aveva detto che non era nelle sue intenzioni graziare Hunter, dal passato nebuloso e segnato anche da una dipendenza dagli stupefacenti dalla quale è uscito da pochi anni.
Nella dichiarazione con cui ha resa nota la sua decisione Biden ha detto che ''dal giorno in cui ho assunto l'incarico (di presidente degli Stati Uniti, ndr), ho detto che non avrei interferito nel processo decisionale del Dipartimento di Giustizia e ho mantenuto la parola anche se ho visto mio figlio essere perseguitato in modo selettivo e ingiusto.
Senza aggravanti come l’uso per un crimine, gli acquisti multipli o l’acquisto di un’arma come prestanome, le persone non vengono quasi mai processate per un crimine solamente per il modo in cui hanno compilato un documento d’acquisto di una pistola. Le persone che sono in ritardo nel pagare le tasse per via di gravi problemi di dipendenza ma che alla fine le pagano con interessi e multe, tipicamente ottengono un patteggiamento non penale. È chiaro che Hunter è stato trattato diversamente''.
L'ultima affermazione, in effetti, sembra avere un minimo di fondamento, considerato che li addebiti formulati contro Hunter Biden, per imputati delle medesime accuse, hanno comportato condanne molto inferiore.
Per questo Biden ha menzionato gli "oppositori politici del Congresso", a cui ha attribuito il merito di aver fomentato le accuse e di aver fatto sì che un patteggiamento, redatto a luglio, saltasse ad agosto.
La dichiarazione si conclude con la riaffermazione di credere ''nel sistema giudiziario, ma mentre mi ci sono confrontato, credo anche che la politica cruda abbia infettato questo processo e abbia portato a un errore giudiziario - e una volta presa questa decisione questo fine settimana, non aveva senso ritardarla ulteriormente. Spero che gli americani capiscano perché un padre e un presidente sono giunti a questa decisione".
La scorsa estate una giuria ha dichiarato il giovane Biden colpevole di tre capi d'imputazione per reati gravi legati all'acquisto e al possesso di un'arma da fuoco mentre era tossicodipendente. E a settembre, Hunter Biden ha accettato di dichiararsi colpevole di nove accuse legate alle tasse, tra cui tre reati gravi, alla vigilia di quello che si prevedeva sarebbe stato un processo lungo e massacrante.
Per le accuse fiscali, Hunter Biden rischiava fino a 17 anni di carcere federale e 1,35 milioni di dollari di multe. La sua condanna per possesso di armi da fuoco comportava una potenziale pena fino a 25 anni di carcere.
Hunter Biden avrebbe dovuto affrontare la sentenza per entrambi i casi nelle prossime settimane: il 12 dicembre per le accuse legate alle armi nel Delaware e il 16 dicembre per le accuse fiscali in California.
Hunter Biden, ieri, ha detto: "Ho ammesso e mi sono assunto la responsabilità dei miei errori durante i giorni più bui della mia dipendenza, errori che sono stati sfruttati per umiliare e svergognare pubblicamente me e la mia famiglia per lo sport politico. Nonostante tutto questo, ho mantenuto la mia sobrietà per più di cinque anni grazie alla mia profonda fede e all'amore e al sostegno incrollabili della mia famiglia e dei miei amici. Nel pieno della dipendenza, ho sprecato molte opportunità e vantaggi. Nel recupero possiamo avere l'opportunità di fare ammenda dove possibile e ricostruire le nostre vite se non diamo mai per scontata la misericordia che ci è stata concessa. Non darò mai - ha aggiunto - per scontata la clemenza che mi è stata concessa oggi e dedicherò la vita che ho ricostruito ad aiutare coloro che sono ancora malati e sofferenti".
Un'ora dopo l'ufficializzazione della decisione del presidente, il team legale di Hunter Biden ha depositato delle notifiche presso i tribunali che hanno giudicato il figlio del presidente, chiedendo l'archiviazione dei procedimenti.
Sferzante il commento di Donald Trump, che si è riferito alle persone arrestate per l'assalto al Campidoglio: ''La grazia concessa da Joe a Hunter include gli ostaggi del 6 gennaio, che sono stati imprigionati per anni? Un tale abuso e un tale errore giudiziario''.