Economia

Azimut: accordo con FSI per la nascita della wealth management bank "TNB"

Redazione
 
Azimut: accordo con FSI per la nascita della wealth management bank 'TNB'

Azimut Holding ha siglato un accordo quadro vincolante con FSI (in nome e per conto del fondo di investimento “FSI II”) finalizzato alla creazione di TNB, banca di nuova generazione digitally native e dedicata alla consulenza patrimoniale.

Azimut: accordo con FSI per la nascita della wealth management bank "TNB"

TNB sarà player digitale indipendente, focalizzato su servizi finanziari evoluti di wealth management e con l’ambizione di diventare un punto di riferimento per la clientela retail, affluent e private, operando su modello fondato su innovazione, solidità patrimoniale e valore delle persone.

L'iniziativa permetterà ad Azimut di continuare a crescere come player globale indipendente, consolidando il proprio piazzamento come piattaforma globale e indipendente di consulenza finanziaria multigenerazionale.

Pietro Giuliani, Presidente e Fondatore di Azimut (in foto), commenta: “L’operazione, volta ad accrescere il valore per gli azionisti, siglata oggi tra Azimut e FSI supera i 3 miliardi di euro, in linea con le OPS attualmente presenti sul mercato, comprendendo per noi: almeno 2,4 miliardi di euro di garanzia di ricavi oltre a una valutazione postimposte di TNB, nel tempo, di circa 1,2 miliardi di euro. È un deal in controtendenza rispetto a quanto sta accadendo in Italia: infatti, Azimut continuerà a evolvere come piattaforma globale e indipendente di consulenza finanziaria multigenerazionale e parallelamente promuoverà la nascita di TNB come un nuovo player indipendente, destinato alla quotazione. Entrambe le realtà punteranno sullo sviluppo qualitativo, oltreché quantitativo. Azimut continuerà a investire nella consulenza e nella gestione degli investimenti (liquidi e illiquidi) a livello globale, nel corporate e investment banking, e nelle soluzioni fintech e AI. Lo farà insieme ai suoi consulenti finanziari, che evolveranno ulteriormente offrendo ai clienti privati e corporate l’unica piattaforma italiana d’investimento presente in oltre 20 Paesi nel mondo, con accesso diretto ai mercati in tempo reale. TNB, dal canto suo, baserà la sua crescita sul banking digitale di ultima generazione, abbinato ad una rete che ne esalterà la potenza e l’efficienza. Voglio ringraziare in particolare Alessandro (Zambotti), senza il quale il deal non si sarebbe realizzato, e Maurizio (Tamagnini) e gli amici di FSI.”

La nota specifica che la transazione sarà completata attraverso una serie di operazioni societarie: l’acquisizione da parte di Azimut di una banca identificata insieme a FSI e con cui sono in corso discussioni in fase avanzata, il rebranding della suddetta banca in TNB e il conferimento attraverso la scissione parziale a TNB di un perimetro selezionato delle attività distributive italiane unitamente ad altri asset di Azimut.

In seguito ci sarà la vendita da parte di Azimut dell’80,01% del capitale sociale di TNB a FSI, affiancata da un pool di coinvestitori, tra cui i manager e consulenti finanziari coinvolti nel progetto, tutte operazioni la cui esecuzione è soggetta all'autorizzazione da parte delle autorità di vigilanza e di controllo competenti, oltre che dall'avveramento di condizioni sospensive individuate nell'accordo.

La cessione della quota dell’80,01% in TNB presenta per Azimut un valore complessivo potenziale pari a circa 1,2 miliardi nel tempo, di cui 240 milioni di cash upfront al closing; fino a 210 milioni di cash deferred, da corrispondersi attraverso distribuzione di dividendi o riserve da TNB o al momento dell’uscita di FSI; fino a circa 760 milioni sotto forma di earn-out, legati al raggiungimento di obiettivi, ritorni sul capitale investito da FSI e all’ammontare di conti correnti e conti deposito presso TNB, da corrispondersi al momento dell’uscita di FSI e secondo un meccanismo di liquidation preference.

La partecipazione del 19,99% che Azimut deterrà in TNB rappresenta una leva strategica per mantenere esposizione all’upside derivante dalla crescita attesa e dall’alto potenziale del progetto TNB.

A seguito della transazione, l’effetto stimato di deconsolidamento sull’utile netto pro forma relativo all’esercizio 2024 sarebbe pari a circa € 52 milioni5. L’operazione verrà finanziata attraverso risorse proprie della Società e di FSI. Partnership industriale di lungo periodo L’accordo prevede anche una partnership industriale di lungo periodo tra TNB e Azimut con riguardo a gestione del risparmio, consulenza finanziaria e servizi bancari. In particolare: Distribuzione, da parte della rete dei consulenti finanziari di TNB, di una vasta gamma di soluzioni di investimento del Gruppo Azimut, presenti e future, tra cui fondi comuni, prodotti assicurativi, gestioni patrimoniali e strumenti di private markets, per un periodo minimo di 20 anni6,all’interno di un modello ad architettura aperta. Tale modello consente a TNB di valorizzare le competenze globali e il track record internazionale di Azimut, garantendo al tempo stesso massima flessibilità, concorrenza nell’offerta e centralità dell’esperienza del cliente;

Grazie a una rete di oltre 900 professionisti e oltre 25,6 miliardi di masse totali, TNB si posizionerà sin da subito tra le prime dieci reti di consulenti finanziari in Italia, sia per numero di consulenti finanziari che per masse gestite. La nuova tech platform, che sarà sviluppata con il partner tecnologico Cedacri (parte del Gruppo ION), sarà interamente modellata sul business model di TNB, garantendo efficienza, scalabilità e un’esperienza utente evoluta. L’iniziativa unisce il modello distintivo di Asset Management-as-a-Service di Azimut – fondato su performance, ampiezza di gamma e distribuzione globale – alla dinamicità imprenditoriale di una nuova piattaforma wealth indipendente, digitale e bank-enabled, in grado di generare valore aggiunto per entrambe le realtà.

Il valore fondante dell’iniziativa TNB, anche nell’ambito della transazione sopra descritta, è la partecipazione significativa di management e consulenti finanziari al capitale di TNB tramite piani di coinvestimento, tra cui la progressiva assegnazione di capitale di TNB a fronte della diluizione della sola FSI e alcuni Co-investitori, subordinatamente al raggiungimento di obiettivi condivisi.

Paolo Martini, già CEO di Azimut Holding, assumerà la carica di Amministratore Delegato di TNB.

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