Australia: authority contro la fusione tra Sigma e Chemist Warehouse

Redazione

L'autorità di regolamentazione della concorrenza australiana ha segnalato ''importanti preoccupazioni'' dopo che Sigma Healthcare ha proposto una fusione con il rivenditore al dettaglio Chemist Warehouse Group per formare una società da 8,8 miliardi di dollari australiani (5,9 miliardi di dollari).

Australia: authority contro la fusione tra Sigma e Chemist Warehouse

La Commissione australiana per la concorrenza e i consumatori, in una dichiarazione, afferma che l’integrazione proposta a livello di vendita all'ingrosso e al dettaglio limiterebbe la concorrenza in una serie di mercati.
Chemist Warehouse è una catena privata di farmacie e di vendita al dettaglio in Australia nota per i prezzi economici, i grandi negozi e le importanti campagne pubblicitarie, mentre Sigma è un grossista e distributore di medicinali soggetti a prescrizione e altri prodotti.

Le azioni Sigma sono scese del 4,56% nelle contrattazioni pomeridiane dopo essere scese di quasi l'11% giovedì. La decisione finale dell’ACCC è prevista per il 5 settembre.
Sia Sigma che Chemist Warehouse hanno garantito la massima cooperazione con l'authority per aiutarla nella valutazione della vicenda.
L' accordo proposto prevede che Sigma acquisisca Chemist Warehouse in cambio di una partecipazione nella società e 700 milioni di dollari australiani in contanti, consentendo a Chemist Warehouse di essere effettivamente quotato backdoor tramite Sigma.

Chemist Warehouse deterrà l'85,8% dell'entità risultante dalla fusione che fornirà 1.000 farmacie allineate a Sigma e possiederà 600 punti vendita Chemist Warehouse.
L’autorità di regolamentazione ha affermato che l’accordo potrebbe lasciare le farmacie non comprese nella fusione costrette ad affrontare un aumento dei costi, il che le porterebbe a essere meno competitive.

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