Apple blinda le sue forniture siglando un accordo strategico da 500 milioni di dollari con MP Materials per l'acquisto di magneti in terre rare. Questa mossa, come riportato da Reuters, mira a mitigare la dipendenza del colosso di Cupertino dalle forniture cinesi, specialmente dopo le restrizioni alle esportazioni imposte da Pechino quest'anno, e rappresenta un colpo significativo per MP Materials, le cui azioni sono balzate di un quinto dopo l'annuncio.
Apple: accordo da 500 mln di dollari con MP Materials per magneti cruciali
Il sostegno di una delle aziende più capitalizzate al mondo arriva in un momento cruciale per MP Materials, l'unica società che gestisce una miniera di terre rare negli Stati Uniti. Solo la scorsa settimana, l'azienda aveva già stipulato un accordo multimiliardario con il Dipartimento della Difesa americano, che vedrà il Pentagono diventare il suo maggiore azionista. Il valore delle azioni della società con sede a Las Vegas è quasi raddoppiato dall'annuncio dell'intesa con il governo, segnando una notevole inversione di tendenza rispetto all'anno precedente.
All'epoca, MP Materials aveva persino considerato una fusione con un rivale australiano, mentre i profitti crollavano in quello che il CEO Jim Litinsky aveva definito un contesto di prezzi "molto frustrante" per le terre rare. L'accordo con Apple, reso pubblico ieri garantirà al gigante tecnologico un flusso costante di magneti in terre rare, liberamente disponibili al di fuori della Cina, il principale produttore globale.
Per Apple, i costi per supportare la produzione di magneti sul suolo statunitense sono marginali rispetto al rischio a lungo termine di perdere completamente l'accesso a componenti così vitali, secondo l'analisi degli esperti. Gracelin Baskaran, direttrice del programma per la sicurezza dei minerali critici presso il Center for Strategic and International Studies, ha evidenziato la svolta nelle priorità aziendali. "Siamo in un'epoca in cui i dirigenti sono disposti a pagare un sovrapprezzo significativo per una catena di approvvigionamento affidabile. Non vogliono interruzioni", ha affermato.
Nel dettaglio dell'accordo, Apple verserà un anticipo di 200 milioni di dollari a MP Materials per una fornitura di magneti che dovrebbe iniziare nel 2027. Le due aziende non hanno divulgato né la durata esatta dell'intesa né i volumi specifici di magneti che saranno forniti. L'intesa prevede la produzione di magneti utilizzando materiale riciclato, un passo in linea con l'obiettivo a lungo termine di Apple di ridurre la propria dipendenza dall'industria mineraria primaria. Questi magneti saranno prodotti nello stabilimento di MP Materials a Fort Worth, in Texas, impiegando magneti recuperati dal complesso minerario di Mountain Pass, in California.
Tim Cook, CEO di Apple, ha commentato l'importanza strategica di questa partnership. "I materiali delle terre rare sono essenziali per realizzare tecnologie avanzate e questa partnership contribuirà a rafforzare la fornitura di questi materiali vitali qui negli Stati Uniti", ha dichiarato in una nota.
Bob O'Donnell, presidente della società di ricerche di mercato TECHnalysis Research, ha definito la mossa di Apple "perfettamente sensata", considerando le significative quantità di magneti in terre rare necessarie per i suoi dispositivi. "Inoltre, concentrandosi su un fornitore con sede negli Stati Uniti, Apple si posiziona in modo più positivo a Washington", ha aggiunto O'Donnell, sottolineando anche le implicazioni politiche dell'accordo.
Questo investimento rientra nell'impegno quadriennale di Apple di destinare 500 miliardi di dollari negli Stati Uniti. L'azienda ha affrontato in passato minacce da parte dell'ex presidente Trump riguardo alla produzione di iPhone non interamente negli Stati Uniti, sebbene molti analisti ritengano che la produzione completa di iPhone sul suolo americano sia irrealizzabile a causa dei costi della manodopera e della complessa filiera attuale degli smartphone.
Apple non ha specificato in quali dispositivi utilizzerà i magneti, ma MP Materials ha dichiarato che l'accordo fornirà magneti per centinaia di milioni di dispositivi, una quota che rappresenterebbe una parte significativa di qualsiasi linea di prodotti Apple. MP Materials, che produce terre rare estratte e lavorate, prevede di avviare la produzione commerciale di magneti nel suo stabilimento in Texas entro la fine dell'anno. L'accordo della scorsa settimana tra MP Materials e il governo degli Stati Uniti include un prezzo minimo garantito per le terre rare, una misura pensata per stimolare gli investimenti nelle miniere e negli impianti di lavorazione domestici, che sono rimasti indietro in parte a causa dei prezzi bassi imposti dalla Cina. L'azienda ha inoltre accordi di fornitura di magneti con General Motors e la tedesca Vacuumschmelze.