Esteri

Agenti immobiliari e trafficanti di sesso: gli arresti dell'FBI sconvolgono New York

Redazione
 
Sembra di rileggere le vicende di Jeckill e Hyde, persone che di giorno mietono successi professionali e poi, quando sono fuori dal focus dell'attenzione generale, vestono i panni del diavolo, che in questo caso è un trafficante di essere umani a fini sessuali.
Sta sconvolgendo la New York delle luci e dell'opulenza la notizia dell'arresto di tre fratelli (due dei quali importanti agenti immobiliari della Grande Mela, specializzati nel settore del lusso) ad opera dell'Fbi che, in particolare, accusa Tal e Oren Alexander di avere messo in piedi una organizzazione legata al traffico sessuale, in particolare per avere adescato, drogato e aggredito sessualmente numerose donne a partire dal 2010.
Con loro è stato arresto un altro fratello, Alon. Gli arresti sono stati eseguiti a New York (quelli di Alon e Oren Alexander) e a Miami (Tal Alexander era in Florida, dove risiede la sua famiglia).
Esperite le procedute di rito, i tre (dopo l'estradizione di Tal Alexander) passeranno sotto la giurisdizione federale.

Se ritenuti colpevoli e condannati per le accuse federali, tutti e tre i fratelli rischiano una pena detentiva compresa tra 15 anni e l'ergastolo.
Le accuse sono pesantissime: secondo la procura di New York i fratelli Alexander hanno lavorato, insieme e con altri uomini. "per drogare ripetutamente e violentemente, aggredire sessualmente e stuprare decine di vittime" non solo a New York, ma anche a Miami e in altri località.
L'arco temporale nel quale i reati sarebbero stati commessi fa, secondo le carte processuali, dal 2011 al 2021, ma, per i procuratori, le violenze sessuali ai danni di decine di donne durano da oltre vent'anni, risalendo al periodo del liceo.

Il meccanismo, secondo i pubblici accusatori, seguiva sempre uno stesso schema, in cui i presunti stupratori che sfruttavano la loro ricchezza e la loro fama come agenti immobiliari di successo per adescare donne, promettendo loro viaggi, soggiorni in hotel di lusso, biglietti per concerti pop e la partecipazione a eventi mondani. Le violenze sarebbero state ripetute e alcune donne ne sono state vittime appena poche ore dopo avere conosciuto gli Alexander.
Leggendo l'atto di accusa si vede che gli accusati "hanno organizzato queste aggressioni sessuali con largo anticipo, usando la promessa di esperienze di lusso, viaggi e sistemazioni per attirare e convincere le donne a recarsi in luoghi dove venivano poi violentate con la forza o aggredite sessualmente, a volte da più uomini", compresi loro stessi. Per organizzare gli agguati sessuali, per la procura di New York, i fratelli Alexander, insieme ad altri coimputati, mettevano insieme il denaro per finanziare le loro malefatte, addirittura con un casting fotografico delle donne che ''ritenevano sufficientemente attraenti da invitare", dopo averle agganciate tramite social media o app di incontri. E, una volta convinto le vittime a seguirli in feste ed eventi, i fratelli avrebbero presumibilmente "drogato di nascosto i drink delle donne".
Tal e Oren Alexander lavoravano in seno al gruppo immobiliare Douglas Elliman, mai citato nell'inchiesta così come il suo ex CEO, Howard Lorber, che si è dimesso improvvisamente in ottobre, dopo che sono cominicate a trapelare i primi particolari sull'indagine.

I fratelli, cresciuti a Miami, sono figli di un ricco promotore immobiliare del sud della Florida, di origini israeliane.
La famiglia ha anche una società di sicurezza privata, la Kent Security, per cui lavora Alon.
Oren e Tal hanno iniziato la loro carriera nel settore immobiliare presso Douglas Elliman, dove nel 2012 sono diventati "The Alexander Team" e hanno gestito affari costosi a New York e in Florida.
Nel 2011, Oren è stato inserito nella lista "30 under 30" della rivista Forbes per il settore immobiliare.
L'anno seguente, hanno battuto il record per la casa unifamiliare più costosa mai venduta nella zona di Miami: una villa da 47 milioni di dollari, costruita dal padre.
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