Trovare una stanza in affitto in Italia è diventato un salasso, con i canoni che hanno subito un'impennata media dell'11,1% nell'ultimo anno, raggiungendo i 500 euro al mese a livello nazionale. Questo è quanto emerge dall'ultimo report di idealista, il portale immobiliare leader nel settore, che sottolinea come l'incremento dei prezzi si verifichi in un contesto paradossale: l'offerta di stanze è cresciuta del 22,6%, mentre la domanda si è raffreddata del 14,3%.
Costi in crescita per le stanze in affitto: aumenti dell'11,1% in un anno, media a 500 euro
Il mercato delle stanze in affitto in Italia si rivela fortemente concentrato e disomogeneo. Il 70% degli annunci si trova in appena 20 città, prevalentemente centri universitari. Milano si conferma la regina dell'offerta, con il 33% del totale, seguita da Roma (10,6%), Bologna (4,3%), Torino (3,2%), Padova (2,8%) e Napoli (2,2%). Al di fuori di questi poli maggiori, il mercato si frammenta, con percentuali via via più esigue distribuite tra gli altri capoluoghi.
Il report evidenzia un boom dei prezzi in molte città, con Verona (con un aumento del 46,7%), Firenze (40,5%) e Venezia (40%) in cima alla lista degli incrementi su base annua. Rialzi significativi si sono registrati anche in centri universitari cruciali come Bologna (31,9%), Genova (25%), Trento (21,6%), Parma (21,2%), Padova (16,3%), Roma (14,6%) e Napoli (14,3%). Le crescite a doppia cifra hanno interessato ben 35 capoluoghi su 79 rilevati.
Nonostante la tendenza generale, 23 capoluoghi hanno visto prezzi stabili o in calo. Tra questi, spiccano Milano (con un -4,1%) e Torino (con un -2%). Sebbene abbia registrato una leggera flessione, Milano rimane la città più cara d'Italia, con una media di 700 euro per una stanza singola, seguita da Como (675 euro/mese), Bologna (600 euro/mese) e Roma (550 euro/mese). Bolzano e Monza si attestano sulla stessa media della Capitale (550 euro al mese), mentre Firenze supera la soglia nazionale con una richiesta media di 520 euro. Brescia, Lecco e Padova si allineano al dato medio italiano di 500 euro. In tutti gli altri 77 capoluoghi monitorati, i canoni rimangono inferiori alla media, variando dai 490 euro di Venezia fino ai 200 euro di Benevento.
Le città più economiche per affittare una stanza sono Potenza e Reggio Calabria. Attualmente, 48 capoluoghi di provincia registrano un'offerta maggiore di stanze disponibili rispetto a un anno fa. Gli incrementi più consistenti si sono verificati a Treviso (87,9%), Pordenone (86,7%) e Trento (73,1%). L'offerta è aumentata anche nei grandi mercati come Napoli (52,3%), Padova (45,5%), Milano (30,9%), Bologna (28,6%), Roma (19%) e Torino (3,7%).
Le diminuzioni più significative dell'offerta si sono invece registrate a Prato (-71,8%), Lucca (-61,4%), Como (-46%), Venezia (-44%) e Grosseto (-38,9%). Il forte incremento dell'offerta ha portato a un raffreddamento della domanda di stanze in appartamenti condivisi, in particolare nei principali centri universitari. Le flessioni più marcate si rilevano a Napoli (-49,6%), Padova (-35,5%), Milano (-25%), Palermo (-23,1%), Bologna (-22,2%), Roma (-18,9%) e Genova (-18,1%). In controtendenza, alcune città hanno visto una crescita sostenuta della richiesta rispetto al primo trimestre del 2024: spiccano Como (con un incremento del 143,7%), seguita da Venezia (112,2%), Cagliari (86%), Firenze (68,5%) e Torino (34,6%).
Vincenzo De Tommaso, Responsabile Ufficio Studi di idealista, ha commentato la situazione: "L’aumento dei canoni per le stanze in affitto è il risultato di una dinamica complessa. Da un lato assistiamo a un’offerta in forte espansione, spesso trainata da piccoli investitori che mettono a reddito singole stanze per ottimizzare la resa degli immobili. Dall’altro lato, nonostante un generale calo della domanda abitativa a livello nazionale, le aree ad alta attrattività – come i grandi poli universitari o le città con un forte mercato del lavoro – continuano a registrare una pressione abitativa costante. A ciò si aggiunge l’inflazione e l’aumento dei costi di gestione, che vengono trasferiti sui canoni. Il risultato è un mercato sempre più competitivo, in cui trovare una soluzione economica, soprattutto nelle grandi città, è diventato estremamente difficile."
Il report di idealista traccia anche l'identikit del tipico inquilino: un'età media di 30 anni, con una chiara tendenza alla selettività nella scelta dei coinquilini. Solo l'11% accetta la presenza di animali domestici, mentre il 25,6% è disposto a convivere con fumatori. Le preferenze variano a seconda della città: a Milano solo il 3,9% accetta animali e appena il 10,3% tollera i fumatori, mentre a Roma le percentuali salgono rispettivamente al 10% e al 35,3%.