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Vendite al dettaglio: Confcommercio, "un piccolo segnale positivo"
Dopo il calo di novembre, cenni di ripresa a dicembre per le vendite al dettaglio. Le stime preliminari diffuse dall’Istat indicano infatti un aumento dello 0,6% in valore e dello 0,8% in volume rispetto al mese precedente, mentre su base annua c’è un +0,6% in valore e un +0,1% in volume. Le vendite dei beni alimentari sono in crescita dello 0,7% in valore e calano dell'1,5% in volume su base congiunturale (+0,6% in valore e +0,7% in volume su dicembre 2023), mentre quelle dei beni non alimentari crescono dello 0,6% in valore e dell’1,1% in volume rispetto al mese precedente (+0,8% in valore e +0,9% in volume su base annua). Tra i beni non alimentari, rispetto a dicembre 2023 l'aumento maggiore riguarda i prodotti di profumeria e cura della persona (+4,8%), mentre il calo è appannaggio dei prodotti farmaceutici (-1,8%). Sempre su base annua, il valore delle vendite aumenta per la grande distribuzione (+1,9%) e il commercio elettronico (+7%), mentre c’è un calo per le vendite delle imprese operanti su piccole superfici (-1,5%) e per quelle al di fuori dei negozi (-1,7%).
Nel complesso del 2024 le vendite al dettaglio in valore sono cresciute dello 0,7% rispetto all'anno precedente, con volumi però in calo (-0,4%). Nei primi due trimestri dell'anno il valore è stato pressoché stazionario per poi crescere mentre negli ultimi due, particolarmente negli ultimi tre mesi. Dinamica simile per i volumi tranne per il calo del quarto trimestre. Quanto alle forme distributive, nella media del 2023 grande distribuzione e il commercio elettronico registrano un aumento in valore, mentre sono in diminuzione gli altri canali di vendita.
Confcommercio: "un piccolo segnale positivo"
Secondo il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, "il recupero registrato dalle vendite nel mese di dicembre rappresenta un segnale positivo. Le cautele sull’interpretazione di questo rimbalzo dopo un bimestre difficile, sono d’obbligo, atteso che la variazione tendenziale è molto esigua. D’altra parte, considerando le vendite a volume occorre precisare che, al netto delle naturali oscillazioni mensili, mentre il primo semestre del 2024 si è collocato al di sotto dei livelli di spesa del 2023 (-1,2%), il secondo semestre mostra una variazione tendenziale di +0,3%. Il processo di riallineamento dei consumi al favorevole andamento del reddito reale comincia a manifestarsi, sebbene con lentezza e troppo moderata intensità. Gli elementi puntuali di criticità riguardano alcuni segmenti di consumo come alimentari, abbigliamento e calzature e mobili. Da sottolineare anche il permanere di dinamiche negative degli acquisti presso le imprese di minori dimensioni".