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Sharing mobility, dieci anni di rivoluzione sostenibile, cresce la domanda ma calano i servizi

di Redazione
 
Sharing mobility, dieci anni di rivoluzione sostenibile, cresce la domanda ma calano i servizi
La sharing mobility italiana compie dieci anni e conferma di essere entrata stabilmente nelle abitudini di milioni di cittadini. Il 2024 ha registrato oltre 50 milioni di noleggi, mentre per il 2025 si stimano 60 milioni, praticamente un viaggio in sharing per ogni italiano. Tuttavia, a fronte di una domanda in crescita e di flotte sempre più green, il 95% dei veicoli è a zero emissioni, il numero di operatori e di servizi è in calo. In tre anni, le aziende attive sono scese del 24%, i servizi del 26% e i veicoli del 15%.

A delineare questo quadro è il nono Rapporto Nazionale sulla Sharing Mobility, presentato alla Conferenza Nazionale promossa dall’Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility, insieme al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e alla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Il Rapporto fotografa un’Italia in cui la mobilità condivisa è ormai un fenomeno strutturale, ma ancora troppo concentrato nelle grandi città. Roma e Milano, con rispettivamente 13,2 e 12,6 milioni di noleggi nel 2024, generano da sole oltre il 50% del totale nazionale.

Sedici capoluoghi di provincia, tra cui Catanzaro, Reggio Calabria, Pesaro e Prato, sono invece scomparsi dalla mappa dello sharing, segno di un sistema che rischia di diventare a due velocità. Il tasso di motorizzazione privata resta altissimo, 701 auto ogni 1000 abitanti, oltre 40 milioni di vetture circolanti. “La sharing mobility è una delle leve per costruire città più sostenibili - ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin - e deve essere sempre più connessa all’intermodalità e al trasporto pubblico”.

Secondo il nuovo Sharing Mobility Index, solo cinque città, Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino, offrono l’intera gamma di servizi (car, bike, scooter e monopattini). Roma guida per numero di noleggi, Bologna per noleggi pro capite, Milano per veicoli disponibili e Brescia per tasso di rotazione dei mezzi.

Nel dettaglio, il car sharing resta il segmento più in difficoltà. Le città servite sono 42, con una flotta in riduzione e costi operativi elevati per gli operatori. Milano e Roma si confermano i poli principali, ma il comparto soffre la concorrenza della micromobilità. Cresce invece la componente elettrica, con 3.000 auto a zero emissioni (+18%) e un parco ibrido che nel 2024 ha superato quello totalmente elettrico.

Decisamente più dinamico il bike sharing, che continua a “volare”: nel 2024 ha raggiunto 12,2 milioni di noleggi (+26% rispetto al 2022) e un aumento del 18% delle bici elettriche. Milano è la capitale delle e-bike con oltre 10mila mezzi, seguita da Roma e Bologna. Il comparto copre ormai il 32% dei noleggi complessivi.

I monopattini segnano una frenata dopo il boom del 2020-22, con 62 servizi attivi nel 2025 (-37% rispetto al 2022), ma si prevede un rimbalzo della domanda del 27%. Roma resta in testa con 13.500 unità, seguita da Milano e Torino. Gli scooter sharing mantengono una presenza stabile in 9 città, ma la domanda cala del 23%, anche per la chiusura di alcuni operatori, in particolare a Milano.

Segnali positivi arrivano dal fronte della sicurezza. Gli incidenti sono in diminuzione in tutti i comparti, con cali del 7% per i monopattini, del 54% per gli scooter e del 67% per le biciclette. “I dati ci dicono che la sharing mobility è qui per restare - ha commentato Raimondo Orsini, coordinatore dell’Osservatorio - ma serve una svolta normativa e infrastrutturale per integrarla meglio con il trasporto pubblico locale”.

Il valore economico complessivo del settore ha superato i 200 milioni di euro nel 2024, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente, ma in rallentamento rispetto all’11% del biennio precedente. A trainare il mercato restano monopattini e car sharing free floating, che insieme rappresentano due terzi del giro d’affari.

All’estero la crescita prosegue più sostenuta: in Europa si contano 617 milioni di noleggi nel 2024, trainati soprattutto dal bike sharing. Parigi, con il solo servizio station-based, registra volumi di utilizzo quasi equivalenti all’intera sharing mobility italiana.

Un confronto che invita alla riflessione. Come sottolineato da Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma Capitale, “i dati ci confortano, ma dobbiamo continuare a lavorare per garantire intermodalità, decoro urbano e un servizio capillare”.
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