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Rai: livelli di amianto oltre i limiti, smart working per i lavoratori di viale Mazzini

 
La Rai preso atto dell’ultima comunicazione fatta pervenire da ASL RM1 e dopo aver messo in atto tutte le procedure in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro e monitorando quotidianamente con le autorità competenti lo stato delle infrastrutture, ha deciso di estendere, in via del tutto precauzionale e a maggior tutela dei dipendenti presenti nella sede di Viale Mazzini 14 il regime di smart -working.

L’Azienda, anticipando il cronoprogramma di uscita dal Palazzo già predisposto in base al Piano Immobiliare approvato e al previsto trasferimento nell’immobile locato in via Alessandro Severo per permettere la  ristrutturazione di Viale Mazzini, ha deciso di procedere alla ricognizione di tutti gli spazi disponibili presso altri insediamenti aziendali per trasferire tutte le risorse dedicate alle attività essenziali che, per loro natura , non possono essere svolte in regime di smart-working.

L’Amministratore Delegato ha comunicato, in data odierna, le decisioni al Consiglio di Amministrazione che  tornerà a riunirsi il 29 gennaio in Viale Mazzini.

Il tema dell'amianto era tornato all'attenzione dell'opinione pubblica lo scorso maggio in occasione della morte di Franco Di Mare. Di Mare aveva più volte posto l'attenzione, insieme al suo legale e all'Osservatorio Amianto, sui pericoli della sede di Viale Mazzini. Pochi giorni dopo la morte di Di Mare, si era spento anche Mariusz Marian Sodkiewicz, ex dipendente della Rai affetto da mesotelioma. 

Sodkiewicz si era rivolto all'avvocato Ezio Bonanni - lo stesso che seguiuva Di Mare - che aveva dichiarato: "La morte di Sodkiewicz , che solleva anche interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle istituzioni, è una delle tante e dolorose testimonianze delle conseguenze devastanti dell'esposizione all'amianto sul luogo di lavoro".

Mariusz Marian Sodkiewicz - in Rai per 22 anni, a partire dal 2002 - aveva iniziato a manifestare i sintomi nell'estate del 2023, per poi avere la diagnosi di mesotelioma poco dopo, grazie agli esami clinici che hanno confermato il legame tra la malattia e l'esposizione all'amianto. Tracce di amianto erano presenti negli edifici, tanto che tra il 2010 e il 2012 era stato disposto il piano di bonifica, ma le misure di sicurezza sono evidentemente risultate inefficaci. I dipendenti, tra cui Sodkiewicz, assistevano alla bonifica durante l'orario di lavoro, esposti alle fibre disperse pericolosamente nell'aria.
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