Economia

Piazza Affari sotto pressione, banche nel mirino e spread in risalita

di Luca Andrea
 
Piazza Affari sotto pressione, banche nel mirino e spread in risalita
Chiusura in pesante ribasso per Piazza Affari, in linea con l’andamento negativo delle principali Borse europee. Il FTSE MIB ha lasciato sul terreno l’1,61%, appesantito dalle vendite sui titoli bancari, mentre il FTSE Italia All-Share ha segnato -1,64%. Giornata difficile anche per il FTSE Italia Mid Cap (-2,07%) e per il FTSE Italia Star (-2,26%), segno di un sentiment diffuso di avversione al rischio.

A guidare i cali continentali è stata Francoforte, con un tonfo del 2,29%, mentre Madrid e Milano hanno risentito delle prese di profitto sui titoli finanziari. Più contenute le perdite a Parigi (-0,70%) e Londra (-0,87%).

Sul fronte macroeconomico, l’inflazione flash di agosto nell’Eurozona ha registrato un incremento mensile dello 0,2% e annuo del 2,1% per l’indice headline, mentre la misura core si è attestata al 2,3%.

In ambito societario, riflettori su MPS, che ha rilanciato l’OPS su Mediobanca aggiungendo una componente cash di 0,90 euro per azione, con un premio complessivo dell’11,4% rispetto ai prezzi di gennaio. Sul fronte internazionale, scossa in casa Nestlé con la sostituzione del CEO Laurent Freixe, licenziato per una relazione sentimentale non dichiarata con una dipendente, e la nomina di Philipp Navratil, già a capo di Nespresso.

Sul valutario, l’euro/dollaro ha chiuso sotto la parità (-0,45%), mentre tra le materie prime si sono registrati acquisti su oro (+1,10%) e petrolio (+1,35%). Torna a salire lo spread BTP-Bund, che si è attestato a 97 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.

Guardando ai singoli titoli, in controtendenza Ferrari (+1,90%) si è confermata miglior blue chip di giornata. Male invece Leonardo (-3,93%), STMicroelectronics (-3,92%), Interpump (-3,92%) e Banca Popolare di Sondrio (-3,74%).

Tra i mid cap spiccano Comer Industries (+3,16%), Ferragamo (+2,25%), Intercos (+1,17%) e Caltagirone SpA (+1,09%). Profondo rosso invece per Webuild (-5,88%), Technoprobe (-4,66%), Cementir (-3,97%) e Sesa (-3,90%).
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