Economia
Piazza Affari in calo trascinata dalle banche e da Iveco mentre regge l’ottimismo sui commerci globali
di Luca Andrea

Chiusura contrastata per le Borse europee, con Piazza Affari che perde slancio e termina la seduta in ribasso, penalizzata soprattutto dal settore bancario, dalle utilities e dal crollo di Iveco. Il FTSE MIB segna una flessione dello 0,72%, interrompendo così la serie positiva iniziata a inizio settimana, mentre il FTSE Italia All-Share arretra dello 0,64%, chiudendo a 43.072 punti. In controtendenza, il FTSE Italia Mid Cap guadagna lo 0,39% e il FTSE Italia Star avanza dello 0,58%.
A dominare la scena milanese è stato il sell-off su Iveco, che ha lasciato sul terreno un pesante -6,12%, seguito dai ribassi marcati di Banco BPM (-2,94%), Unicredit (-2,93%) e Banca MPS (-2,50%). Le vendite sul comparto bancario hanno pesato in un contesto ancora fragile, alimentato dalle incertezze sulle prossime mosse della Federal Reserve. Dai verbali pubblicati ieri è emersa infatti una spaccatura interna al FOMC sul taglio dei tassi già nella riunione di luglio, con solo pochi membri favorevoli a un’azione immediata.
Sul fronte macroeconomico, i dati italiani non hanno aiutato a rasserenare gli investitori: la produzione industriale di maggio ha registrato un calo dello 0,7% rispetto ad aprile, peggiore delle stime fissate a -0,2%, e la variazione annua è tornata in rosso a -0,9%. In Germania, invece, l’inflazione di giugno è scesa al 2%, mentre in Francia il deficit delle partite correnti si è ridotto a maggio.
In Europa, Francoforte archivia la giornata con un lieve calo dello 0,38%, mentre Parigi riesce a salire dello 0,30% e Londra mette a segno un progresso più marcato dell’1,23%. Nonostante la volatilità, i mercati continuano a scommettere su un accordo commerciale globale che eviti l’introduzione di tariffe più severe dal prossimo 1° agosto, nonostante le dichiarazioni aggressive del Presidente Trump.
Tra i titoli milanesi più brillanti spiccano STMicroelectronics (+4,34%), Stellantis (+3,43%), Campari (+3,18%) e Brunello Cucinelli (+1,91%). Nel segmento Mid Cap, riflettori puntati su LU-VE Group (+6,36%), NewPrinces (+5,80%), Philogen (+3,35%) e Technoprobe (+3,34%).
Sul fronte obbligazionario, lo spread BTP-Bund si amplia a 88 punti base (+3 punti), con il rendimento del decennale italiano che sale al 3,48%, segnale di tensione sulle prospettive fiscali e di mercato.
Sul mercato dei cambi, l’euro scivola leggermente sul dollaro (-0,30%), mentre l’oro si conferma stabile a 3.319,4 dollari l’oncia. Giornata negativa per il petrolio, che scende del 2,21% a 66,87 dollari al barile, zavorrato da timori legati alla domanda globale.