Economia

Piazza Affari chiude in rosso, ma Stellantis brilla. Parigi affonda dopo le dimissioni di Lecornu

di Luca Andrea
 
Piazza Affari chiude in rosso, ma Stellantis brilla. Parigi affonda dopo le dimissioni di Lecornu
Seduta nervosa per Piazza Affari e per le principali Borse europee, in una giornata segnata dall’instabilità politica francese e da movimenti contrastati sui mercati obbligazionari. A Milano il FTSE Mib ha perso lo 0,26%, attestandosi a 43.146 punti. Il FTSE Italia All Share ha ceduto lo 0,27%, il Mid Cap lo 0,47% e lo Star lo 0,08%. Scambi in aumento con un controvalore di 3,75 miliardi di euro, in lieve crescita rispetto ai 3,71 miliardi di venerdì.

La giornata è stata condizionata dal crollo della Borsa di Parigi (-1,36%), appesantita dalle dimissioni del primo ministro Sébastien Lecornu. La decisione, arrivata a meno di un mese dalla sua nomina e appena dopo la presentazione della squadra di governo, è stata motivata dall’impossibilità di ottenere la fiducia dell’Assemblea Nazionale. L’incertezza politica si è riflessa sui titoli di Stato francesi, con un rialzo dei rendimenti e un generale clima di cautela che ha contagiato anche le altre piazze europee.

Francoforte ha chiuso sulla parità, mentre Londra è rimasta stabile senza variazioni di rilievo. Sul fronte valutario, l’euro si è attestato a 1,17 dollari, mentre il bitcoin ha toccato i 125.000 dollari, pari a circa 107.000 euro. Tra le materie prime, l’oro ha messo a segno un deciso balzo dell’1,82%, raggiungendo quota 3.957,5 dollari l’oncia, mentre il petrolio WTI ha guadagnato l’1,21%, a 61,62 dollari al barile.

Sul fronte obbligazionario, lo spread Btp-Bund è rimasto stabile intorno agli 85 punti base, con un lieve allargamento in chiusura a 92 punti. Il rendimento del Btp decennale si è collocato poco sopra il 3,55%.

A Milano, il listino principale ha trovato sostegno nel comparto industriale e automobilistico. Stellantis si è confermata protagonista con un rialzo del 3,38% a 9,325 euro, dopo il forte recupero della scorsa settimana. Gli analisti di Mediobanca hanno migliorato il giudizio sul titolo, alzando il target price da 7,7 a 9,7 euro e portando il rating da “Underperform” a “Neutrale”. Bene anche Saipem (+2,99%), Mediobanca stessa (+2,16%) e Prysmian (+1,68%).

Tra le banche la seduta è stata invece altalenante. Monte dei Paschi di Siena ha perso l’1,41% a 7,438 euro, nonostante l’annuncio del deposito della lista per il rinnovo del CdA di Mediobanca, di cui detiene l’86,3% del capitale. In calo anche Intesa Sanpaolo (-1,55% a 5,522 euro) e UniCredit (-0,5% a 63,52 euro), mentre BPER Banca ha guadagnato l’1,2% a 9,8 euro.

Debolezza per Azimut (-1,57%), Ferrari (-1,57%), Moncler (-1,49%) e Enel, che ha chiuso in lieve flessione in scia all’andamento del comparto energetico europeo.

Tra le mid cap milanesi, spiccano Pharmanutra (+3,95%), Tamburi Investment Partners (+3,14%), Philogen (+2,53%) e Danieli (+2,17%). In netto calo invece Safilo (-4,42%), De’ Longhi (-4,06%) e Ferragamo (-3,51%), penalizzate dalle prese di profitto dopo il recente rimbalzo del settore lusso.

Vivace la seduta sul segmento STAR, dove Aeffe ha recuperato il 12,3% a 0,284 euro, rimbalzando dopo la pesante correzione di venerdì. Sul mercato Euronext Growth Milan ancora protagonista Markbass, che ha messo a segno un balzo del 30% a 4,8 euro. Il titolo, debuttato il 30 settembre a 1,6 euro, ha triplicato il proprio valore in appena una settimana, confermando l’interesse degli investitori per le PMI innovative del comparto musicale e tecnologico.
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