Wall Street celebra un nuovo record storico, Nvidia è diventata la prima azienda al mondo a superare i 5.000 miliardi di dollari di capitalizzazione. Un traguardo che ridisegna la mappa del potere tecnologico e conferma il predominio assoluto del gruppo guidato da Jensen Huang nell’universo dell’intelligenza artificiale.
Un exploit che di fatto sposta l’attenzione sulla rivoluzione industriale in corso, l’AI come nuovo motore dell’economia globale, e Nvidia come il suo cuore pulsante. In appena tre mesi, la società di Santa Clara è passata da 3.000 a 5.000 miliardi di capitalizzazione, un’accelerazione spinta dall’euforia per i chip che alimentano data center, modelli generativi e sistemi di machine learning.
Fondata come produttore di schede grafiche per videogiochi, Nvidia è oggi l’architrave dell’ecosistema tecnologico mondiale. I suoi semiconduttori sono indispensabili per l’addestramento dei modelli linguistici di nuova generazione e per l’infrastruttura su cui si regge l’intelligenza artificiale moderna. Il gruppo, che nel secondo trimestre fiscale 2026 ha registrato ricavi per 46,7 miliardi di dollari (+56% su base annua) e un utile netto di 26,4 miliardi (+59%), è ormai considerato il “barometro tecnologico” dei mercati finanziari.
Dietro al rally record, una strategia di espansione aggressiva e interconnessa. Huang ha annunciato una rete globale di partnership che abbraccia Nokia, Stellantis, Uber, Revolut e persino OpenAI, di cui Nvidia è divenuta investitore strategico con un piano da 100 miliardi di dollari. “Gli Stati Uniti possono vincere la battaglia dell’AI solo se il mondo utilizza i sistemi Nvidia”, ha dichiarato Huang da Washington, tracciando la visione geopolitica di un gruppo ormai infrastruttura tecnologica globale.
Ma l’ascesa vertiginosa alimenta anche interrogativi. Alcuni analisti parlano di “piovra dell’AI”: una rete di investimenti che assicura flussi di ricavi futuri, ma lega la crescita di Nvidia alle performance delle aziende partecipate, spesso vincolate a contratti di acquisto di chip. Una strategia che potrebbe amplificare i rischi sistemici del settore, specie se dovesse emergere una contrazione nella domanda o un rallentamento dell’innovazione.
Per ora, però, la corsa non conosce soste. Nvidia vale più di Microsoft e Apple, supera di cinque volte la capitalizzazione complessiva di tutte le società quotate a Piazza Affari e continua a spingere Wall Street verso nuove vette. Nell’era dell’intelligenza artificiale, Jensen Huang non è soltanto il volto di un’azienda, è il regista della nuova rivoluzione industriale.