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Mid&Small Cap: valutazioni ai minimi da quattro anni rispetto alle Large Cap
di Andrea Randone, Head of Mid Small Cap Research di Intermonte
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· Performance (-). Il mercato azionario italiano (prezzi al 18 febbraio 2025) ha registrato una performance positiva del 6,2% nell'ultimo mese ed è in rialzo del 12,3% su base annua. Nell'ultimo mese l'indice FTSE Italy Mid Cap (+5,2%) ha sottoperformato l'indice principale dell'1% (-5,2% su base annua relativa), mentre l'indice FTSE Italy Small Caps (+4,9%) ha registrato una performance dell'1,3% inferiore al mercato e del -8,1% su base annua. Guardando alle performance delle mid-small cap in Europa, l'indice MSCI Europe Small Caps è salito del 5,5% nell'ultimo mese, sovraperformando leggermente le mid cap italiane.
· Stime (-). Dall'inizio del 2025, abbiamo attuato una revisione del -0,2%/0,0% delle nostre stime sugli EPS 2025/2026; in particolare, nell'ultimo mese, le revisioni delle stime sono state leggermente negative per le large cap (-0,4%/-0,4% sugli EPS 2025/2026) a causa di ENI, revisione parzialmente bilanciata da una serie di upgrade minori delle stime. Concentrandoci sulla nostra copertura delle mid-small cap, invece, abbiamo modificato le nostre stime sugli EPS 2025/2026 del -0,3%/-0,3% dall'inizio dell'anno, modifiche attuate nell'ultimo mese.
· Valutazioni (+). Se confrontiamo la performance dall'inizio del 2025 con la variazione delle stime per l'esercizio ’25 nello stesso periodo, vediamo che i titoli del FTSE MIB hanno registrato un re-rating del 12,9%; le mid cap si sono rivalutate del 7,3%, mentre le small cap del 5,5%. Su base P/E, il nostro panel è scambiato con un premio del 19% rispetto alle large cap, il livello più basso degli ultimi quattro anni, quasi in linea con il premio medio storico (18%) e al di sotto del livello di un mese fa (23%).
·Liquidità (+). Osservando l'andamento degli indici ufficiali italiani, notiamo che la liquidità delle large cap nell'ultimo mese (misurata moltiplicando i volumi medi per i prezzi medi in un determinato periodo) è superiore del 30,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa ed è in aumento del 26% su base annua. Il quadro è simile per le mid cap, mentre è più debole per le small cap: in particolare, dall’inizio di gennaio la liquidità è aumentata del 23,1% su base annua per le mid cap, mentre per le small cap è aumentata solo del 4,3%.
· Strategia d’investimento. Dall'inizio dell'anno, i mercati sono stati costantemente scossi dall'ininterrotto susseguirsi di annunci e minacce fatte ogni giorno dal neoeletto Presidente Trump, ma il trend generale è stato decisamente rialzista. È importante sottolineare che le mid-small cap italiane hanno raggiunto il livello minimo degli ultimi quattro anni in termini di valutazione rispetto alle large cap. Questo ci porta a ribadire la nostra visione positiva su questa asset class e, in particolare, la nostra preferenza per le aziende di qualità, leader nei rispettivi settori, le cui valutazioni sono giustificate da prospettive di crescita realistiche o supportate da una forte generazione di cassa. Grazie anche a un quadro politico italiano piuttosto stabile, riteniamo che le nostre mid-small cap possano riconquistare l'attenzione degli investitori esteri. In questo contesto, iniziative come il Fondo Strategico Nazionale, che prevediamo possa essere avviato entro l'estate, dovrebbero dare un contributo positivo.