Esteri
Medio Oriente. Dopo l'attacco in Qatar contro Hamas, le reazioni israeliane e del mondo arabo
di Diego Minuti

Dopo avere taciuto nell'immediatezza delle prime notizie sull'attacco a Doha contro il vertice politico e negoziale di Hamas, la leadership israeliana - sia del governo che dell'opposizione - ha commentato l'accaduto. A cominciare dal ministro delle Finanze Bezalel Smotrich: "I terroristi non hanno e non avranno l'immunità dalla lunga mano di Israele in nessuna parte del mondo. La decisione giusta che abbiamo preso e un'esecuzione perfetta da parte dell'IDF e dello Shin Bet, grazie a tutti e al Creatore, che ci dà la forza di fare bene".
Da parte sua, il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, esponente dell'ultradestra, ha detto che ''il sangue ebraico non è più una terra desolata. La decisione che abbiamo preso di attaccare coloro che hanno provocato il massacro di ottobre è un'altra decisione storica in una serie di decisioni importanti che abbiamo preso. Un enorme ringraziamento al Creatore, al Primo Ministro, al Ministro della Difesa e ai miei colleghi ministri nel piccolo gabinetto per la coraggiosa decisione, e all'IDF e allo Shin Bet per la loro azione professionale".
Plaude all'operazione anche il leader dell'opposizione Yair Lapid: "Mi congratulo con l'Aeronautica Militare, l'IDF, lo Shin Bet e tutte le forze di sicurezza per un'operazione straordinaria per contrastare i nostri nemici", mentre, per il ministro delle comunicazioni Shlomo Karei, ''la lunga mano di Israele non si arretrerà davanti a nessun nemico, chiunque esso sia (....). Il popolo d'Israele vive".
Altre reazioni sono arrivate da Nir Barkat (''C'è una legge e c'è un giudice"), da Yitzhak Wasserlauf ("Dove e in qualsiasi modo vogliamo"), da Yitzhak Kreuzer (''I negoziati a Doha sono esplosi"), da Avi Maoz (''Ora è il momento di completare il lavoro a Gaza e decidere e distruggere Hamas"), da Eliyahu Revivo: ("Ogni cane ha il suo giorno").
Per Benny Gantz "i terroristi e i leader di Hamas devono essere perseguitati ovunque e in qualsiasi momento'', mentre per l'ambasciatore israeliano all'ONU, Danny Danon "L'esplosione a Doha è stata un atto di rappresaglia determinato e preciso contro gli alti dirigenti di Hamas che hanno pianificato il massacro del 7 ottobre e hanno festeggiato mentre i nostri cittadini venivano rapiti''.
Sul fronte avverso, il ministero degli Esteri del Qatar ha espresso una forte condanna dell'attacco, sottolineando che l'incidente è oggetto di indagine ai massimi livelli:"Condanniamo il vile attacco di Israele che ha colpito le residenze di un certo numero di membri del ministero politico di Hamas a Doha". Il Ministero degli Esteri turco ha affermato che "Israele cerca la guerra, non la pace, mentre usa il terrorismo come politica di Stato''. Sulla stessa linea il ministero degli Esteri iraniano: "L'attacco israeliano al Qatar deve spingere i Paesi della regione e l'intera comunità internazionale ad essere più vigili e cauti. Questo attacco è un avvertimento sui pericoli dell'ignoranza e della mancanza di attenzione della comunità internazionale ai crimini dell'occupazione".
Una netta condanna è giunta anche dal ministro degli Esteri giordano Ayman al-Safadi, per il quale l'attacco ''costituisce una palese violazione del diritto internazionale e una pericolosa minaccia alla sicurezza del popolo qatariota e del popolo del Qatar, e una continuazione della barbara aggressione israeliana che minaccia la sicurezza e la stabilità della regione. La nostra sicurezza è una, e siamo al fianco dei nostri fratelli in Qatar e ci identifichiamo pienamente con loro in ogni passo che fanno contro l'aggressione e per proteggere la loro sicurezza, stabilità e sovranità''.
Anwar Gargas, consigliere del presidente degli Emirati Arabi Uniti, ha affermato che ''la sicurezza degli Stati del Golfo è indivisibile, siamo uniti al fratello Qatar, e condanniamo l'infida aggressione israeliana che l'ha presa di mira, e sottolineiamo la nostra assoluta solidarietà di fronte a questo attacco'', mentre il ministero degli Esteri saudita ha parlato delle ''gravi conseguenze della persistenza dell'occupazione israeliana nelle sue violazioni criminali e flagranti violazioni dei principi del diritto internazionale e di tutte le norme internazionali".
Il Kuwait, altro Paese del Golfo, ha definito brutale l'attacco e ''una palese violazione delle leggi e delle norme internazionali''.
Anche il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato l'attacco israeliano, ''flagrante violazione della sovranità e dell'integrità territoriale del Qatar".