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Legge di bilancio approvata dal Parlamento, Giorgetti: la prudenza è un valore

 
Via libera definitivo al disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027. La manovra approvata dal consiglio dei ministri il 16 ottobre, oggi diventa legge. “Rivendico come un valore l'atteggiamento di prudenza del governo”, ha detto il ministro Giancarlo Giorgetti nel suo intervento al Senato a proposito del provvedimento del valore di circa 30 miliardi di euro. Il contrario della prudenza dalla Treccani viene definito come “avventato, temerario, sconsiderato” aggiunge. “Un governo che non ha solo gli oneri del Superbonus ma 90 miliardi di interessi passivi da cui partire non si può permettere di essere né avventato né temerario”.

Tutte le risorse disponibili sono state messe a favore dei lavoratori dipendenti con reddito medio-basso. “Abbiamo favorito coloro che guadagnano meno di 40mila euro l'anno – sottolinea il ministro - abbiamo replicato e reso strutturale il taglio del cuneo fiscale”. Sulle famiglie si è fatto molto, “si è fatto il possibile”.

Il Governo ha garantito il recupero integrale, per le pensioni medio-basse, dell’inflazione registrata e non solo. Il ministro Giorgetti ha ricordato anche la possibilità di restare a lavoro più a lungo: “Forse è sfuggito a qualcuno che è su base volontaria la possibilità di restare a lavorare a 70 anni. Se qualcuno vuole continuare a lavorare in questo Paese ha il diritto di continuare a lavorare e magari percepire in busta paga i contributi detassati, come abbiamo promesso e proposto in questa legge di Bilancio”. E ha sottolineato il riconoscimento alla previdenza complementare “che noi riteniamo cruciale per garantire in futuro delle pensioni dignitose rispetto a quelle che potrebbero derivare dal calcolo contributivo della legge Fornero. Rivendico, quindi, con orgoglio questo passaggio in cui i versamenti per la previdenza complementare possono essere computati insieme ai versamenti obbligatori per il calcolo dei requisiti minimi pensionistici”.

Riguardo la politica industriale Giorgetti afferma che “Abbiamo un disperato bisogno di nuovi imprenditori” ma per fare gli imprenditori “bisogna avere un quadro di certezze e la globalizzazione è un modello morto e sepolto perché anche il Wto è un organismo che non funziona più”. Per il ministro bisogna ritornare a immaginare un mondo in cui tutti possano “competere ad armi pari”. Il governo ha deciso nella manovra di spingere sull'Ires premiale “premiando chi sceglie reinvestire in azienda e scommettere sul futuro". 
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