Al di là di qualche dichiarazione, rilasciata da collaboratori di Donald Trump e di Vladimir Putin, poco si sa degli effettivi contenuti della telefonata tra i due (protrattasi per circa un'ora e mezza) e, quindi, dei possibili risultati che essa ha avuto. Ma, da quel che si può capire, la sospensione delle ostilità non è imminente, come d'altra parte dovrebbe essere abbastanza logico, posto che uno dei due contendenti - l'aggredito, l'Ucraina - è stato tenuto ai margini, poiché Trump ha ritenuto che il suo interlocutore, almeno in questa fase, non potesse che essere il presidente russo.
Qualcuno, dalle parti del Cremlino, ha sussurrato, all'orecchio dei media statali, che da oggi il mondo è più sicuro, con una esibizione di ottimismo che una qualche base di verità deve pure avere.
Ma tutto, al momento, è ancora avvolto dal dubbio, anche se si deve dare per scontato che la telefonata rischia di diventare per Trump un momento delicato della sua ancora giovane seconda presidenza, dal momento che, durante la campagna elettorale, ha detto e ripetuto che avrebbe messo fine alla guerra nel volgere di poche ore, una volta insediatosi.
Non è che sia andata esattamente così perché, dal giorno del giuramento, sono passati quasi due mesi e, ad oggi, la soluzione non sembra dietro l'angolo e la tanto sbandierata amicizia con la Russia e sua personale con Putin potrebbe non bastare per una soluzione, anche solo temporanea.
Peraltro le difficoltà per trovare accondiscendenza da parte di Putin erano già note, essendo la trattativa avviata da Trump basata sulle concessioni che Mosca è disposta a fare. Un argomento che per Putin è abbastanza indigesto, considerando i successi militari sul campo che fanno ritenere che ormai le posizioni sul terreno vedano una prevalenza dell'Armata Rossa, anche se i droni ucraini continuano a colpire in territorio russo.
Quindi chi ipotizzava che una delle condizioni per un cessate il fuoco passasse per un sì di Mosca a ritirarsi, sia pure parzialmente, potrebbe essere costretto a ricredersi.
Resta anche da vedere se il tentativo di Trump possa avere esito positivo senza un incontro diretto con Putin. Cosa che potrebbe avvenire nelle prossime settimane, ma solo quando le condizioni per un cessate il fuoco siano chiare e, soprattutto, condivise dai contendenti.