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L’Outlook per il primo trimestre 2025 di Kairos Partners SGR

 
I mercati finanziari globali continuano a essere profondamente influenzati da eventi geopolitici e da politiche economiche divergenti. L’elezione di Trump ha innescato una fase di rialzi nei tassi e volatilità, con impatti significativi su obbligazioni e azioni. Gli investitori guardano con interesse alle politiche pro-crescita negli Stati Uniti, che, sebbene sostenute dal momentum economico, aumentano la vulnerabilità a sviluppi negativi. La diversificazione e l’attenzione alla generazione di alpha risultano ancora una volta fondamentali in un contesto di valutazioni elevate e rischio concentrato.
 
Le prospettive per il 2025 sono caratterizzate da un cauto ottimismo: la crescita globale dovrebbe attestarsi intorno al 3%, con un’inflazione stabile, benché non siano esclusi rischi di rialzo nei prezzi, soprattutto negli Stati Uniti. Le banche centrali continueranno la normalizzazione delle politiche monetarie, influenzando in modo significativo l’evoluzione delle curve dei rendimenti, mentre sui mercati obbligazionari sarà determinante l’analisi selettiva dei fondamentali, in particolare nei settori investment grade e high yield. Nei mercati emergenti, pur offrendo buone opportunità, il rischio di un dollaro forte e di politiche protezionistiche rimane rilevante.
 
In Europa, il 2024 si è chiuso con una forte sottoperformance dei mercati azionari, aggravata da difficoltà macroeconomiche e da incertezze politiche in Germania e Francia. Tuttavia, il vecchio continente potrebbe beneficiare di una maggiore coesione politica e di stimoli fiscali, inclusa la possibile creazione di un debito comune europeo per affrontare sfide militari e infrastrutturali. Un ruolo cruciale spetta alla Bce, il cui approccio ai tassi sarà fondamentale per ridurre l’impatto negativo di tensioni geopolitiche e protezionistiche.
 
Il 2025 si prospetta dunque come un anno di riequilibrio e opportunità. Negli Stati Uniti, l’entusiasmo per le politiche economiche potrebbe sostenere mercati e crescita, ma richiederà attenzione per gestire i rischi inflazionistici e l’impatto delle politiche fiscali e commerciali. In Europa, nonostante le numerose difficoltà, si intravedono segnali di ripresa, con politiche più coese e un maggiore focus sugli stimoli interni. In questo contesto, il successo dipenderà dalla capacità dei mercati e delle istituzioni di adattarsi a uno scenario globale complesso, dove la diversificazione e la selettività saranno fondamentali per cogliere il potenziale di crescita, in un quadro di prudenza e resilienza.
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