Economia

Diventa legge la Pdl della Lega a prima firma Centemero per le Startup. Intervista all'Onorevole Giulio Centemero

di Alessandro Amati
 
Vorremmo che, uscendo per quanto possibile dal linguaggio tecnico, ci spiegasse quali sono i principali strumenti di agevolazioni fiscali e di incentivi agli investimenti

La Legge Centemero contenente "Disposizioni per la promozione e lo sviluppo delle startup e delle PMI innovative" prevede:

i) La possibilità di tradurre in credito d'imposta la detrazione "de minimis" del 50% in caso di incapienza fiscale del contribuente (ovvero qualora la detrazione superi l'imposta lorda del contribuente);

ii) l'innalzamento da 25 a 50 milioni del limite di patrimonio per le SIS (Società di Investimento Semplici);

iii) l'esenzione dei "capital gain" percepiti dalle persone fisiche, che derivano dalla partecipazione a fondi o OICR che investono prevalentemente in una o più startup o PMI innovative; iv) una revisione delle esenzioni su "capital gain" per le persone fisiche che cedono partecipazioni al capitale di startup e PMI innovative, nonché le plusvalenze reinvestite in startup e PMI innovative per rendere la norma coerente con la normativa europea sugli aiuti di stato;

v) l'introduzione di un Fondo di Fondi, a valere sulle risorse del patrimonio destinato, volto a rafforzare gli investimenti in economia reale;

vi) la possibilità per i laboratori di ricerca pubblici e privati di iscriversi in apposita sezione dell'Anagrafe nazionale delle ricerche.

Analogamente, sulle facilitazioni per il Venture Capital

Le facilitazioni al VC sono costituite dalla norma concernente le SIS: con l’innalzamento da 25 a 50 milioni del limite di patrimonio di fatto si estende a fondi più grandi la possibilità di fruire di una forma societaria molto più snella e semplice rispetto a SGR e Sicaf per esempio. Con tale forma societaria costi e oneri di gestione diminuiscono.

Quanto al "fondo dei fondi", com’è strutturato e a chi è rivolto?

Il fondo di fondi, interamente finanziato con le risorse del Patrimonio Rilancio, potrà sottoscrivere fino al 49% di azioni di fondi pari passu con gli investitori privati. La lettera della norma prevede che “il patrimonio destinato può effettuare interventi tramite la sottoscrizione di quote o azioni di OICR di nuova costituzione e istituiti in Italia, gestiti da società per la gestione del risparmio […] la cui politica sia coerente con le finalità del Patrimonio Destinato […]”.

Tra le condizioni da rispettare troviamo anche  l’investimento in OICR che a loro volta abbiano come focus prevalente i titoli quotati su mercati regolamentati o MTF italiani emessi da SMID Caps con sede legale o significativa stabile organizzazione in Italia anche con fatturato annuo inferiore ai 50m (limite sotto cui non si poteva andare in base al precedente regolamento). Appare quindi chiaro come la norma sia disegnata anche  per coinvolgere tutti quegli investitori, come casse e fondi pensione, che presentano degli appetiti di rischio (Risk Appetite Frameworks) moderati, che possono però trovare soddisfazione grazie alla presenza di un investitore paziente e pubblico come il Patrimonio Rilancio e, probabilmente, da un regolamento dello stesso che preveda un lock up di 5-7 anni.

Questa iniziativa è un volano per l’intero eco-sistema in cui altri stakeholders potranno e dovranno essere coinvolti e il collocamento della stessa all’interno di una norma che si occupa di startup evidenzia come si sia voluto lavorare lungo tutto il ciclo di vita dell’impresa con particolare attenzione sul ciclo dell’equity (vedi ad esempio la norma sulla dematerializzazione delle quote di S.r.l. presente nella Legga Capitali).

Cos’è previsto per l’internazionalizzazione delle Startup?

Rispetto all’internazionalizzazione non sono previsti strumenti specifici ma la vivacizzazione del mercato, le semplificazioni e le agevolazioni fiscali di certo rendono l’Italia più attrattiva del passato per gli investitori e al tempo stesso forniscono un supporto ai business plan delle startup e delle pmi che possono prevedere l’acquisizione di spazi di mercati esteri.

Quale potrebbero essere gli impatti principali del provvedimento? Rafforzamento dell’ecosistema innovativo, aumento dei posti di lavoro qualificati, promozione dell’imprenditorialità femminile e giovanile ?

I risultati possono essere: il rafforzamento dell’economia reale, una maggiore attrattività dell’Italia per gli investitori internazionali, la formazione di una classe di investitori specializzati in startup e pmi, la crescita dei settori dell’innovazione.

Dal punto di vista politico la legge rappresenta un’opportunità per chi vuole fare impresa in Italia. Gli attori del settore – istituzioni, imprenditori e investitori – come possono collaborare per sfruttare al massimo le nuove disposizioni?

Il fondo di fondi parte da una Public Private Partnership e, in senso lato, anche i vantaggi fiscali sostenuti dallo Stato per la crescita di startup e PMI sono gioco di squadra tra pubblico e privato.

Chi è Giulio Centemero

Giulio Centemero, classe ’79, è attualmente deputato alla Camera presso la VI commissione Finanze. Dottore Commercialista e revisore legale dei conti, ha una Laurea in economia e commercio all’Università degli Studi di Bergamo e un executive Master in management della PA alla SDA Bocconi oltre un graduate certificate in Project management alla Boston University. Si è formato in ambito professionale nel tax M&A e parallelamente ha consolidato la sua esperienza politica al parlamento Europeo insieme a Matteo Salvini. Attualmente è anche Presidente del panel economico della Assemblea Parlamentare del Mediterraneo e dell’Intergruppo parlamentare di Amicizia Italia – Armenia.
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