A un anno dall’avvio del nuovo corso, Fondazione Fincantieri traccia un primo bilancio del proprio percorso di rilancio e guarda al futuro con una visione che intreccia storia industriale, ricerca e impatto sociale. La presentazione delle attività e dei progetti si è svolta a Roma, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della società civile, confermando il ruolo della Fondazione come piattaforma di dialogo tra industria e comunità.
Il lavoro della Fondazione si articola attorno a tre assi fondamentali: custodia della memoria, promozione dell’innovazione e generazione di impatto sociale. Sul fronte della memoria storica, il progetto “Navigare la Storia” punta alla valorizzazione del patrimonio della cantieristica italiana attraverso la digitalizzazione degli archivi e la progettazione di un museo interattivo, per rendere accessibile un’eredità industriale che ha segnato oltre due secoli di sviluppo del Paese. In questo contesto si inserisce anche l’avvio di una collana editoriale dedicata alla storia della navalmeccanica italiana. Il primo volume, curato dal professor Roberto Giulianelli e pubblicato da Laterza, sarà in libreria dal 16 gennaio 2026 e inaugura un ciclo di cinque opere che ripercorrono l’evoluzione del settore, evidenziando il ruolo centrale di Fincantieri.
Il secondo asse, “Navigare il Futuro”, rafforza l’impegno della Fondazione nella ricerca e nella formazione. In memoria del Generale Claudio Graziano è stato avviato un percorso che comprende progetti formativi e una borsa di studio realizzata in collaborazione con il Centro Alti Studi per la Difesa. Parallelamente, le partnership con università italiane e internazionali hanno dato vita a iniziative di ricerca su nuovi materiali, medicina del lavoro e regolamentazione delle infrastrutture critiche sottomarine, oltre a programmi dedicati alla sicurezza marittima e alla cyber-resilienza, sostenuti anche grazie alla collaborazione con la King Abdullah University of Science and Technology.
Il terzo pilastro, “Navigare Insieme”, è dedicato all’impatto sociale e al rafforzamento del legame con i territori. Tra le iniziative già operative figurano i corsi di lingua italiana avviati nei cantieri di Monfalcone, Sestri, Marghera e Ancona, in collaborazione con la Società Dante Alighieri, per favorire integrazione, multiculturalità e pari opportunità. Accanto a queste azioni, la Fondazione sta sviluppando nuovi progetti orientati alla rigenerazione di spazi condivisi, al contrasto del disagio giovanile e alla valorizzazione dell’esperienza degli ex dipendenti, con l’obiettivo di costruire un welfare territoriale concreto e duraturo.

Durante l’evento è stato inoltre presentato lo Young Advisory Board, un organismo consultivo under 40 pensato per coinvolgere le giovani generazioni nella definizione delle linee culturali, scientifiche e sociali della Fondazione, rafforzando un approccio partecipativo e orientato al lungo periodo. L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha sottolineato come la Fondazione rappresenti un ponte tra la storia industriale del gruppo e il futuro, uno strumento strategico per consolidare il rapporto con i territori e promuovere una cultura dell’innovazione e della responsabilità condivisa.
Il primo anno di attività segna così l’inizio di un percorso strutturato, che punta a fare della Fondazione Fincantieri non solo un custode del passato, ma anche un attore centrale nello sviluppo culturale, scientifico e sociale delle comunità, in coerenza con il ruolo del gruppo come protagonista globale dell’industria navalmeccanica ad alta tecnologia.