Economia
Ermenegildo Zegna chiude il primo semestre 2025 con ricavi per 928 milioni e utile in crescita del 53%
di Luca Andrea

Il Gruppo Ermenegildo Zegna ha diffuso i risultati finanziari relativi al primo semestre 2025, confermandosi protagonista del lusso internazionale con numeri in chiaroscuro ma un utile netto in forte progresso. I ricavi consolidati si sono attestati a 927,7 milioni di euro, in calo del 3% rispetto al 2024 (-2% organico), mentre il canale direct-to-consumer (DTC) ha registrato una performance positiva con un +4% (+6% organico).
L’utile netto del periodo è stato pari a 47,9 milioni di euro, in aumento del 53% rispetto ai 31,3 milioni del primo semestre 2024, con un margine di profitto che si è attestato al 5,2% contro il 3,3% dell’anno precedente. L’EBIT rettificato si è fermato a 68,7 milioni, con un margine del 7,4% (8,4% nel 2024), mentre il segmento Zegna ha evidenziato un miglioramento dell’Adjusted EBIT margin al 14,3% (+150 punti base).
A trainare i risultati è stata la forza del marchio ZEGNA, che ha chiuso i sei mesi con ricavi a 570,4 milioni di euro (+0,8% a livello reported, +2,6% organico). In difficoltà invece il brand Thom Browne, con un calo del 22,5% a 129,2 milioni di euro, e un EBIT rettificato di appena 4,5 milioni (3,5% contro il 12,1% del 2024). Positivo invece l’andamento di Tom Ford Fashion, con ricavi in aumento del 2,8% a 152,7 milioni, sebbene l’EBIT rettificato resti negativo a -19,4 milioni, peggiorando dal -11,9 milioni del 2024 per effetto degli investimenti su rete retail, talenti e strutture operative.
Il margine lordo si è attestato al 67,5% (66,4% nel 2024), beneficiando dell’aumento del peso del canale DTC, che oggi rappresenta l’82% dei ricavi di gruppo. Le spese operative hanno toccato 501,8 milioni, pari al 54,1% dei ricavi, riflettendo la scelta strategica di rafforzare la distribuzione diretta e investire sul network di boutique.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è rimasto sostanzialmente stabile a 92,1 milioni di euro, mentre il capitale circolante si è ridotto a 441,8 milioni grazie a una gestione più efficiente delle scorte. Gli investimenti (capex) hanno raggiunto 54 milioni, principalmente legati all’espansione dei negozi e al nuovo polo calzaturiero di Parma.
Il CEO Gildo Zegna (nella foto) ha sottolineato come “I risultati riflettano la strategia di rafforzare il DTC e sostenere progetti di lungo periodo. La solidità del brand ZEGNA e la disciplina operativa hanno permesso di bilanciare le sfide legate alla trasformazione di Thom Browne e Tom Ford Fashion. Restiamo fiduciosi nel raggiungere gli obiettivi al 2027, nonostante le difficoltà del settore e le pressioni valutarie”.